Palestina: Israele ammazza ancora giornalisti e operatori sanitari. Oggi sciopero in Cisgiordania
DL "sicurezza": in centinaia in corteo a Brescia | Dazi: la Ue cerca un tavolo con Trump | XR denuncia le Questure di Roma e Brescia | Lavoro: altre 8 ore di sciopero per le tute blu metalmeccaniche
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 All That Jazz; alle 21 Punk Rock City; alle 22 Desert Caravan; alle 23 Revolution Rock; alla mezzanotte, infine, la replica di Rebeldias.
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare Radio Onda d’Urto in diretta!
PALESTINA - Genocidio senza fine per il popolo palestinese. Le forze di occupazione israeliane accelerano ancora l'invasione via terra di Gaza. Nel mirino oggi c’è Deir el Balah, nel centro della Striscia. "Attaccheremo con forza tutte queste aree", annunciano i militari israeliani. Il tutto mentre continuano, incessanti, i bombardamenti. Solo oggi sono 45 i morti, 51mila dal 7 ottobre 2023, 1.400 da quando, il 18 marzo, Israele ha ripreso in grande stile il genocidio.
Tra le vittime delle ultime ore anche un giornalista, Ahmed Mansour, in un attacco che ha colpito una tenda riservata alla stampa (in foto) nelle vicinanze dell'ospedale Nasser di Khan Yunis. Altri 9 giornalisti feriti. Sono 210 i reporter uccisi da Tel Aviv.
Dai giornalisti ai sanitari: oggi ammazzato un altro medico, il dottor Mahmoud Rafiq Abu Amsha. Il tutto mentre sono trascorsi 100 giorni, oggi dal sequstro del dottore Hussam Abu Safiya, a capo dell’ospedale Kamal Adwan; da allora è nelle galere israeliane, dove ha denunciato abusi e torture a più riprese. Sempre su questo fronte, la Mezzaluna Rossa Palestinese ha chiesto un'indagine internazionale sull’esecuzione israeliana di 15 sanitari palestinesi pochi giorni fa.
Su Radio Onda d’Urto la corrispondenza con il giornalista Michele Giorgio.
Da Gaza alla Cisgiordania, dove gli israeliani hanno ucciso un 14enne con cittadinanza statunitense, Oggi, in West Bank e in tutto il mondo, è intanto sciopero generale lanciato in maniera unitaria da tutte le formazioni politiche palestinesi contro il genocidio a Gaza e i crimini dell'occupazione israeliana. Manifestazioni anche sul lato egiziano del valico di Rafah, sigillato da oltre un mese. Tutto chiuso pure in West Bank, con la partecipazione di tutte le fazioni palestinesi, compresa la storica formazione di sinistra dell’Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.
La traduzione in italiano del passaggio centrale del comunicato dell’FPLP:
Sul piano “diplomatico” una delegazione di alto livello di Hamas è a Il Cairo su una possibile tregua nella Striscia di Gaza. Di questo si parla anche a Washington, nel faccia a faccia serale tra Trump e Netanyahu, dove si discute anche di Iran. Si parla di trattative indirette in corso tra Washington e Teheran per evitare un attacco israeliano, mentre l’Iran che ha avvertito che, in un eventuale attacco militare, riterebbe coinvolti anche paesi come Turchia, Iraq, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Bahrain, qualora mettessero a disposizione degli Usa i loro spazi aerei.
Torniamo in Palestina con la solidarietà: occupato il cortile della Statale di Milano, contro l'installazione di Amazon esposta in occasione del FuoriSalone 2025. Appesi due striscioni: 'Onore alla resistenza palestinese' e 'Fermiamo la macchina bellica'. Convocata sul posto una conferenza stampa per lanciare pubblicamente il corteo nazionale del 12 aprile per la Palestina a Milano.
Su Radio Onda d’Urto Sidanah, Giovani Palestinesi d’Italia Milano; clicca qui.
Da Brescia ci sarà una partenza collettiva verso il corteo di Milano; appuntamento alle ore 13 di sabato in stazione FS. Venerdì, invece, al Magazzino 47, cena palestinese per la campagna “100x100 Gaza”. Info e prenotazioni qui.
REPRESSIONE - Dl “sicurezza”. Dopo le manifestazioni – e le cariche – di Roma e Milano, oggi è Brescia a mobilitarsi contro la misura ultrarepressiva che prevede anni e anni di carcere per ogni dissenso o conflitto: appuntamento alle 18 in piazza Paolo VI, davanti alla Prefettura, lanciato da csa Magazzino 47, Associazione Diritti per tutti e Collettivo Onda studentesca, con l’adesione di decine di altre realtà. Diverse centinaia le persone presenti all’appuntamento di lotta, diventato attorno alle ore 19 un corteo spontaneo: le corrispondenze sono qui.
Ancora repressione: Extinction Rebellion denuncia le Questure di Roma e Brescia per "perquisizioni degradanti e arbitrarie, sequestro di persona e violenza privata" a seguito di quanto accaduto nelle due città a cavallo tra novembre 2024 e gennaio 2025. Radio Onda d’Urto ne ha parlato, a più voci, qui.
ECONOMIA - Dazi e dintorni. Dal 15 aprile una prima lista di prodotti Usa avranno i dazi, seguita da una seconda il 15 maggio; trattative in corso per stabilire quali saranno i prodotti colpiti. La von der Leyen fa sapere di avere “offerto agli Usa tariffe zero per zero per i beni industriali". Trump non replica direttamente, ma smentisce le voci di una pausa nei dazi di 90 giorni. “I dazi restano, ma i negoziati inizieranno subito, tranne che con Pechino” ha specificato Trump, minacciando di portare i dazi contro la Cina al 50%, rispetto al reciproco 34% odierno. Il tutto mentre le borse asiatiche ed europee affondano ancora (Milano – 5%)
Dalla finanza al mondo reale del lavoro, con l’ennesimo infortunio mortale, stavolta a Lido di Camaiore (Lucca): un lavoratore è stato colpito da una lastra di vetro caduta dall'alto in un albergo. Crollato invece un solaio all'interno del cantiere dell'ex convento San Domenico di Pesaro. 3 gli operai feriti, 2 in condizioni gravi.
Ancora lavoro: dopo lo sciopero nazionale di fine marzo, Fiom – Fim – Uilm annunciano altre 8 ore di astensione nel settore metalmeccanico visto il muro padronale di fronte al rinnovo del contratto. Oltre allo sciopero, declinato su base territoriale entro aprile, ci sarà anche il blocco di flessibilità e straordinari.
Sciopero già partito invece in Toscana, alla All Goods di Prato, ditta tessile in cui dopo il controllo di un anno fa nulla è cambiato per chi ci lavora da anni 12 ore, 7 giorni su 7. A lanciare la lotta, con tanto di tendata, il sindacato di base Sudd Cobas
Su Radio Onda d’Urto una compagna del Sudd Cobas, dal picchetto di Prato:
PIAZZA LOGGIA - Ripreso il processo nei confronti di Roberto Zorzi in Corte d’Assise per la strage fascista, di Stato e della Nato di Piazza della Loggia. Zorzi è accusato di essere tra coloro che piazzarono l’ordigno il 28 maggio 1974.
La scorsa settimana era già stato condannato a 30 anni il neofascista Marco Toffaloni, ritenuto dal tribunale dei minori di Brescia uno degli esecutori materiali della Strage.
Sul banco dei testimoni oggi Ombretta Giacomazzi, la cui famiglia all’epoca gestiva la pizzeria Ariston di viale Venezia, frequentata da neofascisti, oltre che fidanzata di Silvio Ferrari, 21enne neofascista bresciano saltato in aria una settimana prima della Strage mentre stava trasportando un ordigno in centro città.
Nella testimonianza della Giacomazzi, confermati gli incontri a Verona tra neofascisti, servizi segreti, carabinieri (alla caserma Parona) e Nato, a palazzo Carli.
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Il 25 aprile 2025 sarà l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Radio Onda d’Urto dedica a questa data la programmazione del suo palinsesto, mandando in onda ogni giorno due trasmissioni speciali [qui tutte le puntate].
Le trasmissioni di lunedì 7 aprile:
l’intervista allo storico Paolo Corsini, già presidente della Fondazione Micheletti, oggi presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, sul contesto bresciano durante la Resistenza, sulla figura di Luigi Micheletti – partigiano garibaldino e studioso – e sulle iniziative dell’Istituto Parri.
l’intervista a Marco Ugolini, storico e autore del libro Il Carmine Ribelle. Storia dell’antifascismo nei quartieri popolari del centro storico di Brescia, dal ‘biennio rosso’ alla Resistenza.
Oggi è stata pubblicata anche la seconda puntata di “Quattroventi. Dialoghi sull’antifascismo”, una serie podcast di Luca Casarotti, realizzata per Radio Onda d’Urto. È disponibile qui.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
7 aprile 1979: il teorema Calogero contro l’Autonomia Operaia