Palestina: Israele invade via terra il corridoio Netzarim. Bombe anche sull'Onu
Migranti: morti nel Mediterraneo, si allarga l'affaire Paragon | Leoncavallo: sfratto rinviato a maggio, si tratta per un trasloco | Turchia: arrestato il sindaco di Istanbul. Migliaia contro Erdogan
Buonasera,
Qui è FuoriOnda, newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: il secondo mercoledì del mese ad aprire il palinsesto serale, alle ore 20, c’è Se non li conoscete, trasmissione autogestita da Osservatorio democratico sulle nuove destre e Azione Antifa Brescia; alle 21 Tracce; alle 23 Rusty Cage. All’1, infine, tocca alla replica di Navdanya.
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare Radio Onda d’Urto in diretta!
PALESTINA - Palestina. Da quasi due giorni Israele continua a colpire in maniera indiscriminata la Striscia. Da martedì notte le (nuove) vittime del genocidio del popolo palestinese provocato da Tel Aviv sono 436, con migliaia di feriti. Tra le vittime anche uno dei membri del personale straniero (un cittadino bulgaro) di Unops, l’Ufficio progetti e brevetti dell’Onu, ucciso da Tel Aviv. 5 i colleghi feriti nel raid sulla sede nella provincia centrale di Deir al-Balah, mentre Tel Aviv ha ripreso via terra il corridoio Netzarim, che taglia in due la Striscia. “Un attacco non casuale”, denuncia Unops, mentre il segretario generale Onu, Antonio Guterres, chiede (inascoltato) un’indagine indipendente.
Dall’ottobre 2023, il genocidio per mano israeliana ha fatto ormai 50mila vittime ufficiali. Le autorità sanitarie di Gaza parlano di 49.547 decessi, a cui aggiungere migliaia e migliaia di dispersi e 113mila feriti, con un nuovo collasso del sistema ospedaliero, colpito anche dal blocco di ogni aiuto.
Nel servizio GR, la traduzione in italiano dell’intervento del dottor Muner Alboursh, a capo della direzione sanitaria nella Striscia, sulla situazione sanitaria:
Lato diplomatico: un altro dirigente di Hamas, Taher al-Nounou, ha ribadito ai mediatori egiziani e qatarioti di "non aver mai chiuso la porta ai negoziati. Insistiamo sul fatto che non c'è bisogno di nuovi accordi, chiediamo che Israele sia costretto a cessare immediatamente le ostilità e avviare la seconda fase dei negoziati".
Israele però, spalleggiato da Usa e Ue, non ha alcuna intenzione di sedersi a un tavolo. Netanyauh, in particolare, ha un bisogno disperato della guerra: da un lato dipende da questo il sostegno dei coloni fascisti di destra al suo esecutivo; dall’altro, sul premier, si addensano sempre più nubi giudiziarie, con diversi processi per corruzione, oltre allo scontro conclamato con il potente Shin Bet.
Su questo fronte scontri nel pomeriggio fuori dalla casa privata di Netanyahu, con la polizia a respingere migliaia di manifestanti contrari alla rimozione del capo dello Shin Bet (i Servizi segreti interni), Ronen Bar, oltre a volere un accordo per il rilascio degli ostaggi, e la fine dei combattimenti a Gaza. Netanyahu, vista la mala parata, ha preferito defilarsi, andando quindi a gettare benzina sul fuoco in Cisgiordania. "Siamo consapevoli della possibilità che possa aprirsi un fronte più ampio qui”, ha detto in visita alla base dei combattenti sotto copertura della cosiddetta “Border Police” in West Bank, dove da due mesi Israele sta assediando diverse città rubando terre e case ai palestinesi. Oltre 50mila gli sfollati nelle violenze di esercito e coloni.
Solidarietà internazionale. Contro l’occupazione sionista, i progetti coloniali di Netanyahu, Usa e Ue e il genocidio, proseguono le mobilitazioni in mezzo mondo. In Italia già ieri una dozzina le città mobilitate, tra cui Milano (ascolta le corrispondenze qui), mentre da oggi (Roma) al fine settimana toccherà ad altre piazze, in una sorta di staffetta per la Palestina. Tra quelle annunciate anche Brescia, con un doppio appuntamento: venerdì, alle 12.30, flash mob dei Sanitari per Gaza alla Poliambulanza, mentre sabato il Coordinamento Palestina ha lanciato un presidio solidale in piazza Vittoria, lato fermata Metro, alle ore 11; un momento di denuncia pubblica, in concomitanza con l’affollato mercato settimanale cittadino.
Su Radio Onda d’Urto le interviste ad Alfredo Barcella, del Coordinamento Palestina Brescia e al dottor Muhannad Abuhilal, medico palestinese del Coordinamento Palestina di Brescia e dei Sanitari per Gaza. Ascolta qui.
MIGRANTI - Sono riprese, per ora senza esito, le ricerche di 40 dispersi del naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia, al largo della Tunisia. A Lampedusa 10 superstiti e 6 cadaveri. I sopravvissuti hanno riferito d'essere partiti domenica in 56 da Sfax, in Tunisia, dove sono stati trovati per ora 18 cadaveri.
Ancora migranti, ancora Mediterraneo. La nave Aurora della ong Sea Watch ha tratto in salvo, al largo di Lampedusa, 28 persone, di cui 4 bambini. “Quando il meteo è peggiorato – fa sapere la Ong – Malta e Italia hanno scaricato la responsabilità l'una sull'altra invece di intervenire. Salvare vite è un dovere, abbandonare le persone in mare è un crimine” ha denunciato Sea Watch.
Infine, la vicenda Paragon. "I circa 90 obiettivi notificati da WhatsApp rappresentano una frazione del numero totale di casi Paragon. Tuttavia, nei casi già esaminati, c'è un modello preoccupante e familiare di prendere di mira gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti". Così il rapporto pubblicato oggi da The Citizen Lab, team dell'Università di Toronto che ha svolto analisi forensi sui telefoni del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, del fondatore di Mediterranea Luca Casarini e dell'armatore Beppe Caccia, rilevando “infezioni” con il virus israeliano di Paragon.
MILANO - La pagina di movimento ci porta a Milano. Nuova iniziativa di Ultima Generazione contro la crisi climatica. 5 manifestanti sono entrati nel ristorante stellato di Cracco, “simbolo del lusso per ricordare che, al di fuori dei salotti dorati, c’è un paese che lotta per sopravvivere. E mentre loro brindano con champagne e antipasti da 50 euro, chi lavora duro deve scegliere tra mangiare sano o pagare le bollette. Questo lusso impossibile da ignorare”. Così Ultima Generazione, con una nuova tappa della campagna #Ilgiustoprezzo. Sul posto sono poi arrivati Digos e Polizia Locale.
Sempre a Milano, rinviato al 15 maggio lo sfratto (numero 132) dello storico centro sociale Leoncavallo. L'ufficiale giudiziario è arrivatoin via Watteau e ha notificato il rinvio, di fronte a un presidio di almeno 200 persone. Sul fronte trattative, le Mamme del Leoncavallo hanno presentato una formale manifestazione d'interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi, zona Porto Di Mare, primo possibile passo concreto per lo spostamento del Leonka da dove abbiamo sentito Mirko Mazzali, legale dello spazio sociale meneghino nato nel 1975: ascolta qui.
TURCHIA - Il sindaco socialdemocratico e laico di Istanbul, Ekrem Imamoglu, oppositore dell’autocrate conservatore Erdogan, è stato arrestato con un altro centinaio di persone in mezza Turchia. Le accuse sono "estorsione, corruzione, frode e turbativa d'asta da parte di un'organizzazione criminale" e il sempreverde, nella Turchia erdoganizzata, "favoreggiamento" del Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Accuse farsa, ovviamente, visto che il vero obiettivo di Erdogan è impedire la candidatura di Imamoglu alla presidenziali del 2027.
Migliaia di persone in piazza ora a Istanbul, sotto il Municipio per la manifestazione serale del Chp, nonostante il divieto del governo. Nel pomeriggio scontri tra polizia e studenti universitari, partiti in corteo spontaneo da diversi atenei. Manifestazioni - e scontri - anche in altre città, compresa la capitale, Ankara.
L'arresto di Imamoglu "è un chiaro attacco alla democrazia e alla volontà popolare", ha affermato Tuncer Bakirhan, copresidente del partito della sinistra curdo-turca Dem, terza forza politica più rappresentata nel Parlamento di Ankara, chiedendo il rilascio immediato del primo cittadino assieme a tutte le altre forze d’opposizione.
Radio Onda d’Urto ha intervistato Murat Cinar, giornalista della sinistra turca, da anni in Italia e nostro collaboratore (clicca qui). Di seguito, un breve stralcio:
Su Radio Onda d’Urto abbiamo parlato anche di:
Medicina Democratica: chiesto al Senato il ritiro immediato dell’emendamento leghista che taglia le prestazioni sanitarie ad anziani e diversamente abili, non autosufficienti e gravissimi;
Pisa: crowdfunding “Straordinario Newroz” per lo spazio antagonista toscano
BANDABARDO’! - Chiudiamo con l’annuncio odierno relativo alla XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto, quest’anno dal 6 al 23 agosto in via Serenissima a Brescia. Sabato 9 agosto sul palco principale la Bandabardò, con il “Fandango Summer Tour”, dal nome del nuovo album della band toscana, in uscita a fine marzo. Tutte le info qui!
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
19 marzo 1956: a Cuba Fidel Castro lancia il Movimento “26 Luglio”:
Se hai letto fin qua…
… è perché consideri Radio Onda d’Urto uno strumento di informazione importante! La newsletter Fuorionda nasce per dare ancora più visibilità a lotte, iniziative, commenti. Radio Onda d’Urto da sempre vive senza pubblicità, sostenendosi solo con il vostro aiuto e le iniziative di autofinanziamento.
Se pensi che sia importante continuare a tenere viva la radio e aumentare gli spazi di informazione utili a chi ci ascolta, come questa newsletter, considera di abbonarti e di inserire il codice fiscale 02084620174 nella tua dichiarazione dei redditi nello spazio apposito dedicato al 5X1000. Se sei già tra chi ci sostiene, aiutaci diffondendo questa newsletter e la conoscenza della nostra radio!