Palestina, un mese di cessate il fuoco - con almeno 271 palestinesi uccisi da Israele
A Gaza gli aiuti entrano con il contagocce | Una settimana di mobilitazione per precari di università e ricerca | Trump accoglie l'(ex?) jihadista Al-Shara alla Casa Bianca | Cop30 in Brasile
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PALESTINA - Un mese di cessate il fuoco oggi, 11 novembre, nella Striscia di Gaza. In questo lasso di tempo Israele ha ucciso 271 persone, 622 feriti, demolendo quotidianamente e sistematicamente i pochi edifici ancora in piedi e impedendo il libero ingresso degli aiuti. 600 al giorno i Tir che dovrebbero entrare nella Striscia come concordato, inclusi 50 camion di carburante. In realtà, di camion ne entrano, a singhiozzo, non più di un terzo, lasciando la popolazione allo stremo.
Su Radio Onda d’Urto la corrispondenza dall’interno della Striscia di Gaza con Sami Abu Omar, cooperante di numerose realtà solidali italiane e nostro storico collaboratore dalla Striscia Ascolta o scarica
Da Gaza alla Cisgiordania, dove oggi si ricorda il 21esimo anniversario dalla scomparsa di Arafat. In West Bank le continue violenze terroristiche dei coloni allarmano persino l’esercito occupante, anch’esso impegnato a reprimere e cacciare i palestinesi. Oggi i comandanti delle brigate dell’esercito israeliano che operano in Cisgiordania hanno chiesto al capo di stato maggiore, Eyal Zamir, di reintrodurre la detenzione amministrativa – cancellata dal ministro della Difesa Katz – contro i coloni israeliani. “Tutte le linee rosse sono state superate” dicono i funzionari militari israeliani, che accusano pure la polizia israeliana – guidata dal ministro fascista Ben Gvir – di proteggere di fatto i coloni, responsabili secondo l’Onu solo a ottobre di almeno 264 attacchi contri i palestinesi in Cisgiordania, dato record dal 2006, ossia da quando esiste questo tipo di monitoraggio condotto dalle organizzazioni internazionali. Giusto per quanto accaduto oggi, un’ondata di attacchi incendiari ha colpito impianti industriali e terreni agricoli di proprietà palestinese a est di Tulkarem, in Cisgiordania, con coloni israeliani che hanno appiccato diversi incendi che hanno distrutto proprietà e minacciato un accampamento beduino. L’agenzia di stampa Wafa e diversi video confermano che le fiamme hanno bruciato alcuni camion e un capannone industriale nella zona industriale di Al-Lada’in, vicino a Beit Lid, mentre i campi agricoli bruciavano in tutta la zona. Le forze militari israeliane hanno accompagnato i coloni e hanno impedito alle squadre della protezione civile di raggiungere alcune aree in fiamme, ostacolando gli sforzi antincendio.
I coloni spadroneggiano anche dentro Israele, avendo imposto da tempo la propria narrazione all’informazione e alla politica. Si spiega così l’ok della Knesset al ddl sulla pena di morte per terrorismo, accusa che per i palestinesi può voler dire qualsiasi cosa. Esulta Ben Gvir, che dopo il voto ha distribuito…dolcetti. La prima – delle tre letture – del provvedimento criminale, presentato da “Potere Ebraico”, l’estrema destra razzista e messianica dei coloni guidata dallo stesso Ben Gvir ha ottenuto 36 sì e 15 no. Poco prima un ddl analogo, del partito di cosiddetta opposizione Yisrael Beiteinu, ha preso 37 sì e 14 no, a conferma della sostanziale identità di vedute dei due terzi della Knesset quando si tratta di reprimere il popolo palestinese, anche con la morte.
Su Radio Onda d’Urto Umberto De Giovannangeli, giornalista de L’Unità esperto di Palestina e Medio Oriente Ascolta o scarica
In Italia, in tema di solidarietà verso la Palestina, la sezione lavoro del tribunale di Palermo ha dichiarato antisindacale la condotta della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Monti Iblei Vittorio Emanuele Orlando del capoluogo siciliano: lo scorso 29 settembre la preside aveva vietato un’assemblea nella scuola, iniziativa nazionale della Flc Cgil rivolta a tutto il personale dei luoghi della conoscenza, dal titolo “Occhi su Gaza: come fermare l’occupazione del territorio palestinese e sviluppare una vera cultura della pace”. Il ricorso - ai senti dell’art.28 dello Statuto dei lavoratori per comportamento antisindacale - è stato presentato dalla Flc Cgil Palermo.
USA - Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha incontrato a Washington l’autoproclamato presidente siriano Ahmed Al Sharaa. È la prima volta, da quando la Siria è stata dichiarata stato indipendente nel 1946, che un leader siriano mette piede nello Studio ovale della Casa Bianca.
Le questioni principali sul tavolo sono due: la surreale adesione della Siria – governata da personaggi, a partire dallo stesso Al Sharaa, che hanno militato in Daesh e/o in altre formazioni jihadiste fino a ieri – alla Coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa; e la volontà degli Usa di stabilire una propria base militare nel sud del Paese, vicino Damasco.
Su Radio Onda d’Urto, abbiamo approfondito la situazione con il giornalista Alberto Negri, editorialista de Il Manifesto e con Tiziano Saccucci, dell’Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia, con particolare attenzione alle trattative in corso tra Damasco e l’Amministrazione autonoma del confederalismo democratico, cioè l’autogoverno rivoluzionario e socialista del Rojava e del nord-est siriano (oltre un terzo del Paese). Le due interviste sono disponibili qua.
LAVORO - Settimana di mobilitazioni per precari-e della ricerca e dell’università. Martedì 11 novembre è stata indetta dalla FLC CGIL una mobilitazione sul tema dei precari nelle università, mercoledì 12 novembre varie iniziative in molte città italiane portate avanti dalle sezioni locali di Assemblea Precaria Universitaria sempre sullo stesso tema. Giovedì 13 novembre sarà la volta di una manifestazione nazionale a Roma per precari-e della scuola, mentre venerdì 14 novembre infine diversi collettivi studenteschi scenderanno in piazza in tutta Italia. Nell’articolo sul sito di Radio Onda d’Urto i contributi di Stefano Bernabei di FLC CGIL sezione Ricerca, Adriana dell’Assemblea Precaria dell’Università di Napoli, Sergio dell’Assemblea Precaria dell’Università di Milano-Bicocca, Eleonora dell’Assemblea Precaria di Torino.
A fine mese ci sarà invece, lo ricordiamo, lo sciopero generale contro la finanziaria di guerra indetto dai sindacati di base. Appuntamento il 28 novembre per lo sciopero e il 29 per la manifestazione nazionale, che entra nel quadro delle mobilitazioni internazionali per la Palestina. In questo contesto oggi il cantante Roger Waters ha pubblicato un video sui propri canali social in cui invita ad unirci per la pace e la libertà della Palestina, come già fatto da Greta Thumberg e Francesca Albanese che parteciperanno alla giornata di persona e saranno a Roma il 29 per la grande manifestazione nazionale. Il 28 ed il 29 novembre saranno due grandi giornate di lotta per dire no al riarmo e no alla finanziaria di guerra del Governo: vogliamo un salario che parta da almeno duemila euro di paga base per tutte e tutti, riportare l’età della pensione a 62 anni, la garanzia del diritto alla casa ed ai servizi pubblici.
Vi proponiamo l’estratto audio dal video di Roger Waters.
E sempre per le manifestazioni pro Palestina, che fine hanno fatto le migliaia di persone che il 22 settembre si sono mobilitate per 14 ore a Milano? Ne abbiamo parlato con Castellani di Assopace Palestina, Fabrizio e Fatima in questa trasmissione dedicata alle mobilitazioni nelle periferie milanesi
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
L’ottavo rapporto sulle migrazioni a Brescia realizzato dal Cirmib – Centro di iniziative e ricerche sulle migrazioni – della Cattolica evidenzia come, dopo due anni di calo, il numero dei migranti ha ripreso a salire a Brescia. L’intervista con Maddalena Colombo, docente in Cattolica a Brescia e curatrice del rapporto Cirmib con Mariagrazia Santagati
La trasmissione Onda Anomala - Notizie eventi movimenti dal clima che cambia, oggi si è occupata dei lavori della trentesima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, iniziata a Belem in Brasile. Una conferenza importante, almeno sul piano simbolico dopo le ultime tre conferenze che si erano tenute in paesi petroliferi. Nella trasmissione gli interventi di Francesco Bilotta giornalista del Manifesto, Giovanni Mori divulgatore scientifico e storico attivista del clima, Vincenzo Ghirardi cooperante italiano da 27 anni in Brasile per conto della ong bresciana No One Out. Ascolta gli interventi e la trasmissione
A Torino il convegno contro la “russofobia”, ne abbiamo parlato con lo storico Angelo d’Orsi
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
11 novembre 2007 Un Poliziotto Uccide Gabriele Sandri







