Pop Club "extralarge" in memoria di Jean Luc Stote
Domenica 7 dicembre un'intera giornata di musica dal vivo al Magazzino 47 di Brescia | Palestina, corrispondenza dalla Cisgiordania | Ilva: tavolo governo-sindacati sullo stabilimento di Genova
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POP CLUB - Radio Onda d’Urto organizza un’edizione “extralarge” del Pop Club in memoria dello storico responsabile della redazione musicale Jean Luc Stote, scomparso improvvisamente lo scorso 30 settembre.
Il Pop Club - una delle mille invenzioni di Jean Luc - si svolgerà domenica 7 dicembre 2025 al centro sociale Magazzino 47 in via Industriale 10 a Brescia: più di venti tra band, cantautori e cantautrici - bresciane e non - si alterneranno dalle ore 15 alle ore 22 sul palco del centro sociale e ai microfoni del “salotto radiofonico” che verrà allestito per la conduzione della giornata.
Ricorderemo così Jean-Luc, nel modo in cui - crediamo - avrebbe preferito. Oltre a tanta musica dal vivo, al Magazzino 47 ci saranno bar e cucina aperti, e poi aneddoti, immagini, racconti sul nostro Jean, che ricordava sempre: “per non morire deficienti…bisogna uscire la sera”.
L’intera giornata - i concerti e le interviste dei nostri redattori musicali ad artiste e artisti - sarà trasmessa in diretta sulle frequenze di Radio Onda d’Urto.
L’iniziativa fa parte degli appuntamenti in programma per il quarantesimo compleanno della nostra emittente, che inaugurò le proprie trasmissioni il 18 dicembre 1985. Trovate qui il programma completo.
Stamattina abbiamo presentato l’evento in una conferenza stampa che si è tenuta nei nostri studi. Di seguito un breve estratto:
PALESTINA - Oggi siamo tornati a collegarci con la Palestina, in particolare con la Cisgiordania occupata, da dove Fabian Odeh, nostro collaboratore, racconta l’espansione continua dell’occupazione coloniale per mano israeliana.
Nell’intervista, realizzata in collegamento dalla città di Nablus, il nostro collaboratore italo-palestinese riferisce di un rapido aggravarsi della situazione nei Territori palestinesi occupati.
Tra gli effetti, in questo periodo, c’è quello che è stato definito il “peggiore raccolto di olive di sempre”: oltre alla scarsità del raccolto di quest’anno, i palestinesi hanno dovuto affrontare immense difficoltà nell’accedere alle proprie terre.
L’aggressione si manifesta poi anche attraverso nuove forme di pressione psicologica e controllo territoriale. Lungo la Strada 60 che collega Ramallah a Nablus, per esempio, i coloni israeliani hanno issato migliaia di bandiere israeliane, praticamente una ogni 5 o 10 metri per 17 km.
“In Cisgiordania - spiega Fabian Odeh - si registra una tensione crescente e un aggravarsi della situazione, con l’occupazione che diventa sempre più aggressiva”. “Il territorio è segnato da un forte intervento militare israeliano, con la distruzione completa di campi profughi come quello di Jenin, Tulkarem e Nur Shams, e incursioni nelle città di Tubas e Qalqilya”, continua Odeh.
Di seguito un estratto della sua corrispondenza:
LAVORO - Arrivano promesse da parte dei commissari governativi per risolvere la vertenza Ilva a Genova e Taranto. Dopo l’incontro a Roma sullo stabilimento del capoluogo ligure, l’impegno ricalca le richieste degli operai: far ripartire la linea dello zincato bilanciando questo “rifornimento” con quello relativo alla banda stagnata, mantenendo così i livelli occupazionali. Dopo cinque giorni di sciopero e mobilitazioni, i lavoratori hanno dunque annunciato che nelle prossime ore smobiliteranno il blocco e il presidio della fabbrica. Su questo abbiamo raccolto il commento di Fabio Ceraudo, operaio dell’ex-Ilva di Genova e dell’Usb.
Anche a Taranto novità positive: “il piano della chiusura e della cassa integrazione è stato completamente ritirato, e soprattutto ci è stata data assicurazione che lo stabilimento continuerà a rifornire l’impianto di Genova” afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Gli operai dello stabilimento pugliese avevano sospeso ieri lo sciopero.
GERMANIA - In Germania oggi sciopero studentesco contro il servizio militare. Stamattina, mentre studenti e studentesse riempivano le piazze, il Bundestag approvava la riforma della leva voluta dal governo Merz.
Con la nuova legge il servizio militare resta volontario, ma tutti i giovani di sesso maschile tedeschi saranno obbligati a rispondere ai formulari dell’esercito e sottoporsi alla visita di leva.
Studenti e studentesse si sono mobilitati contro il riarmo, la guerra e la militarizzazione della società con uno sciopero storico: oltre 100 le piazze mobilitate. Qui le corrispondenze dalla Germania.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
“Più libri più liberi”: la stampa di destra mette nel mirino la Cooperativa Red Star Press
L’Analisi critica dei fatti economici delle settimana con Andrea Fumagalli
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A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
5 dicembre 1989 - Occupata, a Palermo, la facoltà di Lettere e filosofia. Nasce il movimento della Pantera









