Portuali in lotta per fermare il carico di armi diretto a Israele
L'antifascista Maja T. inizia lo sciopero della fame | Speciale referendum su lavoro e cittadinanza: venerdì 6 giugno microfono aperto | Trovate microplastiche radioattive nel mar Tirreno
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FREE PALESTINE - Portuali di Italia e Francia si mobilitano per fermare il carico di armi diretto a Israele, mentre a Gaza il genocidio per mano israeliana torna a mettere nel mirino ospedali e giornalisti, massacrati come mai, nei conflitti moderni.
Prima il porto di Marsiglia, poi Genova e infine Salerno.
È questo il percorso previsto dalla nave israeliana ZIM che nella mattinata di giovedì 5 giugno ha fatto vela verso il porto francese di Marsiglia: qui, pronti ad attenderla, i portuali del sindacato CGT del Golfo di Fos, che si sono rifiutati di imbarcare “19 pallet contenenti pezzi di ricambio per fucili mitragliatori utilizzati dall’esercito israeliano” e diretti ad Haifa, in Israele. “I portuali e i lavoratori del Golfo di Fos non parteciperanno al genocidio in corso orchestrato dal governo israeliano”, si legge nel comunicato del sindacato generale CGT dei portuali e del personale della movimentazione merci del porto marsigliese che hanno scoperto del carico di armi dal media d’inchiesta francese Disclose e il media irlandese The Ditch.
Ma le proteste non si fermano a Marsiglia.
La nave israeliana ZIM ha previsto, per venerdì 6 giugno, l’attracco al porto di Genova. A farlo sapere Usb Porti e il CALP - Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali: “riceviamo dai colleghi francesi della CGT del Golfo di Fos” la comunicazione che dal porto passeranno munizioni destinate ai militari israeliani dell’Idf. “Sappiamo anche che i portuali marsigliesi si sono mobilitati fin da subito per impedire l’imbarco di queste armi”, fanno sapere i portuali genovesi che hanno lanciato una mobilitazione per fermare il carico di morte diretto a Israele. Non solo, sono in contatto con i colleghi di Salerno per tenere monitorato il viaggio della nave israeliana carica di armi.
“Non vogliamo essere complici del genocidio“, scrivono i CALP, che invitano sia lavoratori e lavoratrici dei porti, sia i civili, a partecipare al presidio in programma il 6 di giugno, alle ore 15, presso il Varco Etiopia del porto di Genova, in concomitanza con il passaggio della nave israeliana ZIM.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, il commento di Josè Nivoi, del CALP e di Usb. Di seguito un estratto del suo intervento
Oggi, sempre sulle nostre frequenze, in tema di iniziative solidali con il popolo palestinese:
Prosegue il viaggio verso Gaza dell’imbarcazione Madleen di Freedom Flotilla Coalition. Tuttavia, la rotta ha subito oggi una deviazione per soccorrere un’imbarcazione in difficoltà. L’aggiornamento di Michele Borgia, del gruppo comunicazione di Freedom Flotilla Italia.
Da sabato 7giugno, a Poncarale, nuovo appuntamento con la Tenda di solidarietà. La presentazione di Pinuccia Gorlani, collaboratrice di Sanitari per Gaza Brescia e del Comitato Nour Ama Cambia il Mondo, realtà promotrici dell’iniziativa.
ANTIFASCISMO E LOTTA DI GENERE - Il Tribunale di Budapest ha negato i domiciliari alla persona non binaria e antifascista tedesca Maja T., da un anno nelle carceri magiare nell’ambito della persecuzione voluta da Orban contro gli antifascisti di mezza Europa che, nel febbraio 2023, hanno manifestato contro il raduno neonazista del cosiddetto “Giorno dell’onore”.
Dopo il diniego dei giudici magiari, Maja T. ha deciso per lo sciopero della fame.
La vita di Maja in carcere è a rischio: è una persona non binaria, reclusa in isolamento a lungo termine, in un paese dove il governo vuole mettere fuori legge il Pride (dopo averlo vietato) e perseguita apertamente la comunità Lgbtq+. Una delegazione di Sinistra Italiana – The Left presso l’Europarlamento è presente in questi giorni a Budapest per seguire il processo.
Sulle nostre frequenze, il contributo di Mattia Tombolini, della campagna “Free all Antifas” e collaboratore di Ilaria Salis, nonché la traduzione (e lettura) in italiano della dichiarazione con la quale Maja annuncia l’inizio dello sciopero della fame e le motivazioni che sottendono questa scelta. Una dichiarazione di cui potete ascoltare di seguito un estratto.
REFERENDUM - Sui referendum popolari abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025, Radio Onda d’Urto continua a raccogliere – giorno per giorno – una serie di approfondimenti tra interviste, analisi, prese di posizione.
In onda oggi sulle nostre frequenze, le interviste agli operai della fabbrica IVECO realizzate nella giornata di ieri e commentate sia dal sociologo Emanuele Leonardi, docente di sociologia all’Università di Bologna, sia da Eliana Como, sindacalista e transfemminista parte della Assemblea generale nazionale di CGIL e FIOM. Abbiamo inoltre trasmesso l’intervista realizzata, sempre nella giornata di ieri, a Barbara Basile della Fiom Brescia. Le interviste sono tutte disponibili qui.
Di seguito un estratto dell’intervento di Emanuele Leonardi.
Inoltre, per raccogliere anche il punto di vista delle nostre ascoltatrici e dei nostri ascoltatori, domani, venerdi 6 giugno, a partire dalle 11.10, microfono aperto in diretta incentrato principalmente su due domande:
– cosa pensi del referendum dell’8 e 9 giugno?
- nel tuo posto di lavoro, tra conoscenti e amici, hai riscontrato la volontà di partecipare ai seggi?
Per partecipare, e far sentire la tua opinione, basta chiamare in diretta componendo lo 030-45670, oppure mandarci fin da subito un messaggio audio al 335-1220759.
AMBIENTE - Si celebra il 5 giugno la Giornata mondiale dell’Ambiente, istituita dalle Nazioni Unite 53 anni fa. Milioni di persone in tutto il mondo organizzano eventi, attività e campagne online. Il tema di quest’anno è l’inquinamento da plastica. Tra gli obiettivi principali, prevenirne lo scarico e verificare il completamento del ciclo della raccolta differenziata.
Intanto, da uno studio emerge che sono radioattive le microplastiche disperse nel mar Tirreno. Lo certificano ricercatori e studenti dell’Università della Calabria, che da tempo analizzano la composizione delle particelle presenti in acqua, a poca distanza dalle spiagge del Mediterraneo. Negli ultimi anni, la presenza di plastica è stata rilevata in diversi organi umani: testicoli, arterie e polmoni. Non si conoscono ancora gli effetti sull’apparato respiratorio. Sarebbero invece tra le cause di infertilità e ictus. Inquietante la loro presenza accertata nel latte materno.
In questo servizio, trasmesso su Radio Onda d’Urto e realizzato per noi da Claudio Dionesalvi, lo spiega Federica Sacco, una delle studiose che hanno svolto la ricerca nel mar Tirreno. Di seguito un estratto dell’analisi di Federica Sacco.
Oggi sulle nostre frequenze anche:
Abruzzo: colosso petrolifero perde la causa, ma le trivellazioni continuano
Russia-Ucraina: la guerra contiua tra diplomazia ferma e nuovi raid
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
5 giugno 1975 - Muore Margherita 'mara' Cagol in un conflitto a fuoco con i carabinieri