
Raid con decine di morti sulla Striscia di Gaza, alla vigilia della Naqba
Le corrispondenze da Gerusalemme e dalla Cisgiordania | È morto Pepe Mujica | Analisi sul Remigration Summit con Saverio Ferrari ed Elia Rosati
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle ore 20 La chitarra e il potere. Storie e autori delle canzoni politiche e di protesta in Italia e nel mondo; alle 21 Tracce; alle 23 Rusty Cage; infine, alla mezzanotte, la replica di Navdanya.
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NAQBA - Decine di morti per i raid israeliani anche oggi, almeno 80, nella Striscia di Gaza. Colpita in particolare la zona nord della Striscia, pochi istanti dopo l’ordine di evacuazione. Attacchi violenti anche nella Cisgiordania occupata, dove le forze occupanti israeliane hanno schierato veicoli militari a Tulkarem e continuato le demolizioni all'interno del campo di Jenin, impedendo l'accesso ai suoi residenti.
Un inferno a cielo aperto, ma anche dentro le carceri israeliane. Il Centro palestinese per i diritti umani (Pchr) ha pubblicato un rapporto che documenta "l'uso sistematico della tortura e del trattamento disumano dei palestinesi di Gaza detenuti da Israele dal 7 ottobre 2023". Il rapporto, intitolato 'Tortura e genocidio: il futuro infranto degli ex detenuti palestinesi a Gaza' , si basa sulle testimonianze di 100 ex detenuti, tra cui 10 donne, e sulle visite legali ad altri 53 ancora in custodia. Il rapporto conclude che il trattamento dei palestinesi di Gaza equivale a tortura e che tale tortura è parte integrante del genocidio in corso contro il popolo palestinese.
Intanto il presidente degli Stati Uniti Trump, che si trova oggi in Qatar per la seconda tappa del viaggio in Medio Oriente, si è riferito alla guerra di Israele contro Gaza durante un vertice con i leader del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG), dicendo di condividere la “speranza di tanti in questa regione per un futuro di sicurezza e dignità per il popolo palestinese”. Stretti affari a Doha per 100 miliardi di dollari in spese militari tra Stati Uniti e Qatar.
A Gerusalemme abbiamo intervistato ai microfoni di Radio Onda d’Urto il direttore di Pagine Esteri, corrispondente del Manifesto, Michele Giorgio.
Attacchi che arrivano e continuano in giornate che toccano le persone palestinesi in modo particolare: il 15 maggio è infatti il giorno della Nakba, la catastrofe, in ricordo di quel 15 maggio 1948 e la cacciata di 750mila palestinesi dalle loro case, con 13.000 civili uccisi su una popolazione di un milione di persone e la conseguente nascita dello Stato di Israele.
Cosa vuol dire commemorare? “Quando noi diciamo commemorazione”, Fabian Odeh, italo-palestinese spesso in Cisgiordania, “vuol dire che ricordiamo i nostri resistenti, combattenti che hanno sacrificato la propria vita per la Palestina prima del 1948 e oltre il 1948, parliamo di città occupate come la città di Jaffa, come la città di Haifa, come la città di Akka e Tabaria, di interi villaggi distrutti, si contano più di 700 villaggi palestinesi che sono stati eliminati e cancellati durante gli anni dell’occupazione e fino al 1948”. Ascolta o scarica l’intervista completa con Fabian Odeh. Di seguito un estratto
Per questo sono in programma diverse iniziative in Italia e nel mondo: tra queste la conferenza internazionale online che coinvolgerà atenei e realtà di mezza Europa insieme a Rescop, Palestinian Youth Movement Britain, Samar Saleh di European Legal Support Center, BDS Arab Region, e il giornalista palestinese Muhanned Qafesha. In programma da domani fino al weekend iniziative in tutta Italia come spiega a Radio Onda d’Urto Youssef Siher, esecutivo nazionale Giovani Palestinesi d’Italia
Infine, proprio pochi minuti prima di scrivere questa newsletter, è arrivata in redazione la notizia della morte di Ali Rashid, giornalista e già primo segretario dell’ambasciata palestinese a Roma, spesso ospite ai microfoni di Radio Onda d’Urto. Qui una nostra intervista del 2024 sulla situazione a Gaza.
USTICA - “Tracce coloniali: ricordare per riconoscere, riconoscere per riparare” è il titolo scelto per la delegazione di associazioni della società civile italiana che si recherà dal 15 al 18 maggio sull’Isola di Ustica, e in particolare al “Cimitero degli arabi”, per rendere omaggio agli oppositori libici alla colonizzazione italiana deportati nelle piccole isole.
La presentazione con Fabio Alberti fondatore e presidente onorario di Un ponte per Organizzatore dell’iniziativa di Ustica
Il 29 aprile scorso diverse associazioni e organizzazioni della società civile hanno lanciato un’azione collettiva di disobbedienza e resistenza civile contro il decreto Sicurezza. Si tratta di un digiuno a staffetta, una “catena di solidarietà per i diritti di tutte e tutti” che questa mattina, mercoledì 14 maggio, è stata portata in Senato.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto il segretario di Forum Droghe, Leonardo Fiorentini.
…e ancora sulle nostre frequenze…
Analisi sul Remigration Summit con gli storici Saverio Ferrari ed Elia Rosati.
La morte di Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay e guerrigliero
In Albania il partito Insieme entra in parlamento con “il non facile compito di portare in parlamento le voci dei più deboli e della classe lavoratrice”
Presidio alla Fratelli Montorfano di Seveso (MB) contro il licenziamento senza giusta causa di sei lavoratori
In memoria della compagna Sara Marzolino
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
14 Maggio1970 Nascita della Raf in Germania