Raid missilistici israeliani multipli su Beirut, un numero "alto" di morti
Le mobilitazioni per la Palestina questo fine settimana e verso il 5 ottobre | Intervista a Ilaria Salis | La nostra festa, nel 2025
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Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: alle 20 Jailhouse Rock, curata dall'Associazione Antigone e condotta da Patrizio Gonnella e da Susanna Marietti. La serata continua alle 21 con Lupo Ululi, alle 22 Rasta Reggae Radio, (Reggae e Dub), alle 23 Brain Splatters (Musica e culture elettroniche) e a mezzanotte la replica di Saltando lo squalo. Se ci leggi di sabato eccoti il palinsesto della giornata!
MEDIO ORIENTE - Continuano i bombardamenti e i massacri israeliani in Libano e in Palestina dopo il fallimento della diplomazia internazionale per un cessate il fuoco. In Libano sono oltre 700 i morti, migliaia i feriti e 100mila gli sfollati. Esplosioni, ripetute, nel pomeriggio anche a Dahiyeh, periferia sud di Beirut dove vivono 700mila persone: scene apocalittiche arrivano dalle tv e dai social libanesi, con alte volute di fiamme e fumo in mezzo alle abitazioni e una decina di edifici letteralmente inceneriti con bombe penetranti di una tonnellata. Il numero di molti è “alto” secondo le autorità libanesi, ancora imprecisato mentre stiamo scrivendo. Tel Aviv sostiene di “avere colpito il quartier generale” del movimento sciita, sparando 20 missili con i caccia F16. L’obiettivo dell’attacco era il leader di Hezbollah, Nasrallah: i media libanesi dicono che non sarebbe stato colpito.
Il primo ministro israeliano Netanyahu oggi è intervenuto all’Assemblea generale dell’Onu e ha ribadito che "Hamas deve andarsene, se rimane al potere continuerà ad attaccare", e che non ci deve essere "alcun ruolo per Hamas in una Gaza dopo la guerra". Il raid su Beirut è la risposta sul terreno di Israele alla proposta di tregua di 21 giorni avanzata da Francia, Stati Uniti, altri paesi occidentali e tre paesi arabi (Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar), che Tel Aviv ha già cassato diplomaticamente.
Negli attacchi israeliani di oggi 5 soldati siriani uccisi e uno ferito a Kfer Yabous, al confine con il Libano. Un confine che, per l'Unhcr, in 72 ore è stato attraversato da 30mila persone, in fuga dalle bombe verso... un paese dilaniato da 13 anni di guerra civile. Dalla Siria Marco Magnano, giornalista indipendente.
La guerra non si è fermata a Gaza, dove gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato un'altra scuola-rifugio per gli sfollati dall'Unrwa: 15 uccisi il bilancio.
Sul piano della solidarietà internazionale, un centinaio oggi le iniziative antioccupazione in Spagna, con uno sciopero del sindacalismo di base e numerosi treni fermi, soprattutto tra Galizia e Paesi Baschi. In Italia invece tiene banco ancora la data di sabato 5 ottobre, corteo nazionale per la Palestina di Roma, vietato dalla Questura ma confermato dagli organizzatori (tra cui l'Udap, che ha dato mandato ai propri legali di fare ricorso) e a cui oggi è arrivato l'adesione della Rete nazionale liberi di lottare, che si batte contro il ddl 1660. Cortei solidali sono attesi in tutta Italia anche domani: a Brescia appuntamento alle 15.30 alla fermata della metropolitana S. Faustino per il corteo lanciato dal locale Coordinamento per la Palestina. Giorgio Cremaschi, Coordinamento Palestina di Brescia.
ECONOMIA - Nel consueto appuntamento con la rubrica di analisi critica dei fatti economici della settimana curata dall’economista e nostro collaboratore Andrea Fumagalli abbiamo parlato della corsa al rialzo del prezzo dell’oro; dell’annuncio della Banca Centrale Cinese di nuove misure a sostegno dell’economia; dei dati Istat sui conti economici e del piano strutturale di bilancio che verrà presentato nel Consiglio dei ministri del governo italiano.
ILARIA SALIS - Il carcere e le terribili condizioni in cui versano i detenuti; la questione dell’immigrazione per ribaltare le politiche delle frontiere chiuse della fortezza Europa a favore di un approccio solidale e di accoglienza; l’opposizione al nuovo ddl sicurezza. Questi sono alcuni dei temi di cui intende occuparsi l’europarlamentare di AVS Alleanza Verdi Sinistra, Ilaria Salis, liberata grazie all’elezione dopo una prigionia di 16 mesi in Ungheria, dove rischiava una pesantissima condanna per aver partecipato a manifestazioni antinaziste, accusata senza prove di aver percosso militanti neofascisti. Ascolta l’intervista ai nostri microfoni.
E INOLTRE A BRESCIA
Riapre il Centro Sociale Magazzino 47 con cena e musica tra venerdì e sabato. La diretta con Manuel dal mercato del venerdì
Una mozione del consiglio comunale cittadino per velocizzare i processi di rilascio dei permessi di soggiorno
Due giorni di convegno contro la guerra e la presenza delle armi nucleari
La manifestazione domani per salvare il Lago d’Idro e il fiume Chiese
FESTA RADIO 2025 - L’assemblea generale di volontarie-i della Festa di Radio Onda d’Urto ha indicato le date della Festa 2025, che si terrà da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025, sempre in via Serenissima a Brescia.
“Siamo già al lavoro – fanno sapere volontarie e volontari della Festa d’agosto, attraversata anche nel 2024 da almeno 100mila persone – per un’altra, grande edizione, la numero 33, che tra l’altro coinciderà con un anniversario davvero speciale: i primi 40 anni di vita di Radio Onda d’Urto”.
La nostra, e vostra emittente, celebrerà infatti nel 2025 il quarantesimo dal via delle proprie trasmissioni, iniziata il 18 dicembre 1985 nell’allora sede di vicolo delle Sguizzette, a Brescia.
A chiudere la newsletter, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
27 SETTEMBRE 1975 – Il regime franchista spagnolo uccide 5 antifascisti.
Se hai letto fin qua…
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