Ramy Elgaml: i video inchiodano i carabinieri per lo speronamento al Corvetto
Tornata in Italia Cecilia Sala | Palestina e Siria: la guerra non si ferma | Brescia: aria sempre più inquinata | Chiapas: l'Ezln apre la fase del "comune".
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: il secondo mercoledì del mese va in onda La chitarra e il potere. Storie e autori delle canzoni politiche e di protesta in Italia e nel mondo; alle 21.00 Tracce (di e con Ugo Buizza); alle 23.00 Rusty Cage e all’una di notte la replica di Navdanya.
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PIAZZA LOGGIA - Clicca sull’immagine (oppure qui) per ottenere il libro “Piazza della Loggia: una storia militante. Cinquant’anni dopo la strage” realizzato da Radio Onda d’Urto per la casa editrice DeriveApprodi. Venerdì 17 gennaio, ore 18.30, la prima presentazione al csa Magazzino 47 di via Industriale, 10 a Brescia
CORVETTO - Emerge la verità - quella ribadita fin da subito da amici e famigliari - sull’omicidio di Ramy Elgaml, ucciso il 24 novembre in via Ripamonti a Milano mentre era inseguito dai carabinieri insieme all’amico Fares, rimasto gravemente ferito. Nelle immagini trasmesse in esclusiva dal Tg3 si vede come la volante dei militari abbia speronato di proposito lo scooterone sul quale viaggiavano i due ragazzi, provocando la morte di Ramy. Già prima, durante l’inseguimento, i carabinieri avevano cercato di farli cadere. Nel servizio tv si sentono distintamente i carabinieri che si lamentano di non essere riusciti a…disarcionare i due giovani.
I legali dei famigliari di Ramy e di Fares chiedono ora di tramutare l’accusa per i carabinieri in omicidio volontario e non più stradale, come ipotizzato finora dalla Procura nei confronti di un militare. Ambienti giudiziari fanno sapere che si sta valutando la possibilità di contestare l'ipotesi di reato di omicidio volontario con dolo eventuale al carabiniere alla guida. Altri due sono indagati per falso, frode processuale e depistaggio. Sono i due che, come si vede bene nel video, poco dopo l’impatto si dirigono verso l’unico testimone oculare presente, Omar, un ragazzo che passava di lì per caso, obbligandolo a cancellare dal cellulare i video dell’accaduto.
Clicca qui per ascoltare le diverse voci raccolte oggi da Radio Onda d’Urto.
CECILIA SALA - È arrivato alle 16.15 a Roma Ciampino l’aereo con il quale la giornalista Cecilia Sala fa rientro in Italia dall’Iran, dove era detenuta nel carcere di Evin a Teheran dal 19 dicembre. Fonti di sicurezza e di stampa italiane parlano ora di un possibile rilascio di Mohammaed Abedini, l'ingegnere iraniano bloccato in Italia il 16 dicembre su richiesta degli Usa. Il ministro Nordio dovrebbe depositare un’istanza al riguardo prima del 15 gennaio, quando in Corte d'Appello di Milano si deciderà sulla richiesta di domiciliari presentata dal legale dell'ingegnere. L’istanza certificherebbe che il ministero di Giustizia non vuole più dare seguito alla richiesta di estradizione, di fatto disponendo l’immediata liberazione del 38enne.
Intanto va registrata l’avvenuta liberazione di Cecilia Sala, la cui detenzione non è tuttavia un unicum per la politica iraniana: sono infatti decine le persone rapite e poi liberate in cambio di qualcosa nel corso degli ultimi 40 anni.
MEDIO ORIENTE - Palestina. 30 persone, tra cui 6 bambini e un bebè di 15 giorni, sono state uccise nella Striscia da attacchi israeliani. I morti ufficiali per mano del genocidio israeliano sono alla soglia dei 46mila. In 24 ore, 51 i morti e 78 i feriti, mentre il freddo intenso rende durissima la via per gli oltre 2 milioni di sfollati a Gaza. Qui, denuncia l’Unrwa, “gli ospedali sono trappole mortali”.
Per chiedere alla comunità internazionale di tutelare i sanitari – uccisi o rapiti, come il dottor Hussam Abu Safyia, sparito a fine dicembre nell’assedio all’ospedale Kamal Adwan – sabato 11 gennaio indetto un presidio a Brescia. Appuntamento con i Sanitari per Gaza e Coordinamento Palestina Brescia alle ore 15, all’angolo tra corso Palestro e corso Zanardelli, nel pieno centro storico di Brescia.
Il tutto a poche ore dal drammatico comunicato dell’ospedale Nasser di Khan Younis, il più grande del sud della Striscia, : annunciare la fine, sostanziale, delle attività. Abbiamo tradotto in italiano la parte centrale del comunicato sanitario:
Morti anche nella Cisgiordania Occupata, dove proseguono le incursioni dell’Anp a Jenin contro le forze della resistenza, mentre militari israeliani e coloni spadroneggiano, sparando e uccidendo. Oggi due bambini e un ragazzo sono stati uccisi nell'attacco effettuato da un drone israeliano che ha bombardato la città di Tamoun, a sud-est di Tubas. Avevano 9, 10 e 23 anni. Raid e violenze israeliane sono in corso anche dentro la città palestinese di Tulkarem. 45 gli arrestati, mentre il movimento BDS incassa un nuovo risultato: dopo aver chiuso tutte le attività in Giordania a novembre, Carrefour - catena francese di supermercati sponsor dell’occupazione israeliana - chiuderà ora tutte le filiali in Oman. Ne abbiamo parlato con Raffaele Spiga, del movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni).
In Siria invece la Turchia scaglia i propri aerei da guerra contro la diga di Tishreen, Siria del nord-est. Obiettivo: proteggere sul terreno le milizie turcojihadiste impegnate nell’ennesima tentata spallata contro le Forze democratiche siriane, da settimane sotto attacco. L’Amministrazione autonoma del Rojava ha invitato la popolazione a difendere la diga e sostenere la resistenza dei combattenti. In migliaia hanno raggiunto la diga, nonostante gli attacchi dei droni turchi sui loro convogli e i bombardamenti di artiglieria attorno alla diga stessa, ferma da settimane: 1 milione di persone senza elettricità in tutto il Rojava e in particolare attorno alla città di Kobane.
INQUINAMENTO - La qualità dell’aria a Brescia nel 2024 segnala un peggioramento rispetto all’anno precedente. La denuncia arriva dal Tavolo Basta veleni che ho organizzato un “Flash smog” davanti alla centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria del Villaggio Sereno e che sollecita il Comune ad agire in fretta. Secondo i dati Arpa nel 2024 il numero massimo annuale di 35 giornate con esuberi del limite di 50 microgrammi per metrocubo di Pm10 è stato superato in quasi tutte le centraline. E’ cominciato male anche il 2025 con i primi 5 giorni di gennaio caratterizzati da nuovi superamenti del limite in tutte le centraline.
CHIAPAS - E’ stato un fine anno di lotta per le comunità zapatiste nella regione del Chiapas, in Messico: si sono ritrovate per una serie di incontri e di momenti di festa, a 31 anni dall’inizio della rivolta esplosa davanti al mondo il 1 gennaio 1994. Oltre mille persone, provenienti da diversi paesi del mondo, hanno preso parte alle iniziative politiche e culturali dal 28 dicembre 2024 al 2 gennaio 2025.
Durante gli incontri l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ha diffuso nuovi obiettivi e messaggi che vanno diffondendosi nella società messicana e non solo.
Annunciata, dalle montagne del Sud-Est messicano, l’apertura di una nuova fase chiamata “comune”. Per dirla con le parole del (l’ex) subcomandante Marcos questo significa “distruggere il capitalismo all’interno delle nostre teste, nel nostro modo di mangiare, nel nostro modo di amare. Esiste un’alternativa e va cercata nella complessità collettiva e comunitaria”.
Raccontano su Radio Onda d’Urto i giorni che hanno passato in Chiapas a cavallo tra 2024 e 2025 Andrea Cegna, nostro collaboratore dal Messico e Parisa, sindacalista e biologa, in collegamento dagli Stati Uniti. Ascoltali qui.
Sempre su Radio Onda d’Urto oggi ci siamo occupati di:
Le pensioni nel 2025 calano del 2%, rivisti al ribasso i coefficienti assegni.
Negli Usa Mark Zuckerberg si inchina a Trump: il ceo di Meta ha annunciato che chiuderà il programma di fact-checking su Facebook e Instagram negli Usa.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
8 Gennaio 2014 - Scontri ad Amburgo, in Germania, a difesa del Rote Flora:
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