“Remigration Summit”: sabato 17 maggio mobilitazioni antifasciste a Milano (e non solo)
Partita la Carovana solidale italiana verso Rafah | Il Comune di Chiari revoca il patrocinio all'evento della Rete di Daphne | Critiche ai cantieri autorizzati dal Comune sul Monte Maddalena a Brescia
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Le trasmissioni, intanto, proseguono sulle nostre frequenze: alle 20 la trasmissione di Antigone onlus Jailhouse Rock: suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni; alle 21 Lupo Ululi; alle 22 Rasta Reggae Radio; alle 23 l’elettronica di Brain Splatters; infine, alla mezzanotte, la replica di Saltando lo squalo, dedicata alle serie TV.
Qui tutti i modi in cui potete ascoltare Radio Onda d’Urto in diretta!
ANTIFASCISMO - Potrebbe essere la Lega la sponda trovata dai neonazisti europei, convocati sabato 18 maggio in Lombardia per il cosiddetto “Remigration Summit”, il conclave della nazisteria continentale intenzionata a “remigrare” – ossia a deportare – tutti i migranti che da anni se non decenni vivono nel Vecchio Continente.
Indiscrezioni di stampa danno, come sede, il palasport di Gallarate, cittadina del Varesotto guidata dal Carroccio. Al riguardo oggi e domani duplice iniziativa nella vicina Busto Arsizio; alle ore 18 di venerdì presidio al monumento Caduti della Resistenza con Anpi, associazionismo, partiti e Cgil; sabato alle ore 17 nella centrale piazza Garibaldi, la Rete provinciale antifascista.
Contro il Remigration Summit numerose anche le mobilitazioni antifasciste a Milano e non solo nella giornata di sabato 17 maggio, con una situazione in aggiornamento, anche di fronte ai possibili annunci ufficiali sulla sede trovata dalla galassia razzista, suprematista e nazista.
Al momento sono due le iniziative lanciate in maniera pubblica a Milano per il pomeriggio di sabato 17 maggio: alle ore 14.30, in San Babila, il presidio con 70 tra sindacati, associazioni e partiti; alle ore 15,00, in largo Cairoli, il concentramento del corteo antifascista internazionale “Make Europe Antifa Again”.
Hanno approfondito ai nostri microfoni i contorni di questi due appuntamenti rispettivamente Nicola del CS Cantiere di Milano e Miriam, compagna di ZAM Milano. Di seguito un estratto dall’intervento di Miriam
PALESTINA - Prosegue, in mondovisione da 19 mesi, il genocidio per mano israeliana nella Striscia di Gaza. Negli ultimi giorni i bombardamenti dell’Idf si sono fatti ancora più pesanti: ieri hanno fatto 136 morti in 24 ore, il giorno prima 86, oggi siamo ad almeno altre 100 vittime. Le ultime 7, nel tardo pomeriggio, a causa di un attacco che ha colpito Khan Yunis. Da quando, il 18 marzo, Tel Aviv ha rotto unilateralmente la tregua, l’Idf ha già ucciso con i propri raid quasi 3mila palestinesi di Gaza. Dal 7 ottobre 2023 le vittime degli attacchi israeliani sono almeno 53.119.
Mentre continua lo sterminio nella Striscia di Gaza, i popoli a fianco della Palestina continuano a mobilitarsi: ieri, giovedì 15 maggio, centinaia di manifestazioni in tutto il mondo in occasione della Nakba, altrettante in programma nel weekend.
Per l’occasione, i Giovani Palestinesi d’Italia hanno promosso, nel pomeriggio di ieri, una conferenza internazionale online con la partecipazione di RESCOP, Palestinian Youth Movement Britain, Samar Saleh di European Legal Support Center, BDS Arab Region, Muhanned Qafesha (giornalista palestinese e attivista di Youth against settlements). Radio Onda d’Urto ha trasmesso e raccolto qui alcuni degli interventi.
Sempre nella giornata di ieri, cariche di polizia al fuori dal Salone del libro di Torino contro i manifestanti per la Palestina che denunciavano le complicità della kermesse con Israele. Momenti di tensione anche a Napoli, dove ha fatto tappa il Giro d’Italia: sventolate bandiere palestinesi lungo le strade del giro ciclistico, fermata e portata in Questura una persona. Qui spintoni e manganelli di polizia contro presidio che ne chiedeva la liberazione.
Oggi, invece, una delegazione di parlamentari del Pd, M5S e AVS e di numerose realtà sociali impegnate da anni a fianco della popolazione palestinese si è recata al valico di Rafah, dal lato egiziano, per provare a entrare in quel che resta della città a sud di Gaza e rompere l’assedio totale israeliano: le forze di occupazione impediscono l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia da due mesi. Poche ore fa anche un alto funzionario di Hamas è tornato a chiedere al governo Usa che faccia pressione su Tel Aviv perché riapra agli aiuti umanitari ora che è stato liberato l’israelo-statunitense Edan Alexander.
Tra le attiviste e gli attivisti al valico di Rafah c’è anche Meri Calvelli, cooperante internazionale di Acs e del Centro italiano di scambio culturale “Vik” di Gaza. L’abbiamo raggiunta nel pomeriggio.
Qui l’intervista completa e l’articolo dedicato
VIOLENZA DI GENERE - A Chiari, nell’ovest bresciano, è stata annullata la quarta edizione del Festival “Facciamo Rete… di Daphne”, organizzata dal centro antiviolenza Rete di Daphne e in programma l’8 giugno a Villa Mazzotti. Un evento di autofinanziamento che, attraverso talk, spettacoli, laboratori, banchetti ed enogastronomia, punta a sensibilizzare sulla violenza di genere e a sostenere l’omonima associazione che si occupa dei centri antiviolenza nei 44 comuni dell’ovest bresciano.
Il Comune di Chiari, guidato dalla destra, aveva inizialmente concesso il patrocinio nel mese di gennaio. Tuttavia, come spiegano le stesse volontarie del centro antiviolenza clarense nel comunicato diramato per annunciare l’annullamento dell’iniziativa, “L’8 maggio, ad un mese dall’evento, ci viene comunicato dal Sindaco, tramite mail, la revoca del patrocinio e la negazione degli spazi previsti”. Le ragioni della revoca contenute nella mail si rifarebbero a “una presunta mancanza di rapporto fiduciario basato su ‘no politica e no vostre provocazioni'”.
Nel mirino – secondo quanto viene riportato sui social dei partiti di destra come Lega e FdI – soprattutto la scelta di invitare le Della Move, un gruppo di ballerine antifasciste nate all’interno del Laboratorio Occupato Kasciavìt di Milano. Secondo la Giunta clarense, quindi, invitare – si legge testualmente – “un gruppo, nato in un centro sociale di Milano, composto da ballerine antifasciste che si impegnano socialmente per inclusione e resistenza” sarebbe divisivo e slegato dal combattere la cultura patriarcale alla base della violenza di genere.
Immediata la reazione delle realtà femministe, transfemministe e solidali del territorio che, proprio in queste ore, stanno rispondendo all’appello e alla richiesta di sostegno pubblicata dalla Rete di Daphne sui propri profili social.
Radio Onda d’Urto ha raccolto qui alcune delle loro voci, compresa quella Giulia, del progetto Della Move, al centro delle contestazioni della destra clarense, che potete ascoltare di seguito
BRESCIA - Sbancamenti sul Monte Maddalena di Brescia: negli scorsi mesi dei lavori di ristrutturazione hanno aperto cantieri autorizzati dal Comune che hanno generato critiche da parte di cittadini e ambientalisti.
“Non mi piacciono, ma l’urbanistica si governa con le regole, non in base a ciò che piace” afferma ai microfoni di Radio Onda d’Urto il Presidente della Commissione urbanistica del Comune di Brescia, Fabio Capra, che si è confrontato sul tema con il giornalista e autore del Podcast “Breccast” Emanuele Galesi.
Qui il confronto sul tema andato in onda sulle nostre frequenze.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
La presentazione del “corteo rumoroso” per Sara. L’iniziativa si svolgerà sabato 17 maggio, a Reggio Emilia, in occasione del funerale di Sara Marzolino, la 22enne attivista reggiana morta la notte tra sabato e domenica investita da un’auto a Genova.
Il piano europeo per la crisi abitativa. L’intervista a Sarah Gainsforth, ricercatrice indipendente e giornalista freelance, autrice di diversi saggi sulle trasformazioni urbane, sul diritto all’ abitare, sulla gentrificazione ed il turismo.
Mesopotamia – Notizie dal Vicino Oriente || puntata dedicata alle pressioni dell’Anp e del governo libanese per il disarmo della resistenza palestinese nei campi profughi in Libano.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
16 maggio 1944: La Rivolta dei gitani di Auschwitz