Riarmo dell'Europa, la piazza del 15 marzo si divide
No di parte della Cgil all'iniziativa di Michele Serra, annunciata una contro-manifestazione | Medio Oriente, dalla Siria alla Palestina massacri di civili | Bilancio della mobilitazione per l'8 marzo
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RIARMO EUROPEO - La guerra in Ucraina continua. Kiev ha annunciato che "rafforzerà" il suo contingente militare impegnato a combattere nella regione russa di Kursk, dove le truppe russe hanno rivendicato significativi progressi negli ultimi giorni.
L’approfondimento in merito all’avanzamento russo e alla situazione ucraina con Mario Pietri, animatore del canale Telegram “Mondo Multipolare”.
Sul fronte della diplomazia la delegazione ucraina che ha in programma l'incontro in Arabia Saudita con gli americani si dice pronta a proporre un cessate il fuoco che riguardi il Mar Nero e gli attacchi missilistici a lungo raggio, nonché il rilascio dei prigionieri. Ed è pronta a firmare l'accordo sulle terre rare.
Venendo all’Europa e al suo riarmo, il premier britannico Starmer annuncia per sabato una nuova riunione – questa volta in videoconferenza – fra i leader della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’, ossia di quei Paesi disposti anche militarmente a sostenere Kiev. La riunione seguirà quelle fra vertici militari e ministri della Difesa promosse da domani a Parigi da Macron.
L’Europa quindi si prepara alla guerra e l’Italia continua ad alimentare il militarismo. Lo Stato Maggiore della Difesa è infatti al lavoro ad un piano che prevede l’arruolamento di 40mila soldati. Obiettivo: aumentare di oltre un terzo la capacità militare e arrivare alla soglia di 135mila soldati, ordinari e non riservisti. I nuovi reclutamenti dovrebbero verificarsi in un arco temporale che va dai cinque agli otto anni.
Sempre l’Italia registra un aumento delle esportazioni di armi del 138% nel periodo 2020-2024 rispetto al quinquennio precedente, passando così dal decimo posto al sesto tra gli Stati che esportano di più al mondo. Un dato che emerge dal report diffuso dall’Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca della Pace (Sipri). L’Italia arriva il 4,8% delle armi importate nel mondo, contro il 2,1% del periodo 2015-2019. L’Ucraina, negli anni della guerra, è diventata il più grande importatore mondiale di armi pesanti.
In questo clima di riarmo Landini rompe gli indugi e schiera la Cgil a fianco...di Michele Serra e della manifestazione “Una piazza per l’Europa” del 15 marzo. Contro questa piazza e il riarmo europeo è in via di costruzione una piazza alternativa, sempre per il 15 marzo, con parole d’ordine contro la guerra e pacifiste. Tra i primi a lanciare questo appuntamento alternativo PRC, PAP, ARCI e altre realtà della sinistra, oltre che alcune correnti della Cgil che divergono dalla linea del segretario Landini:
Tra queste “le radici del sindacato”, piattaforma di minoranza interna alla Cgil per la quale Radio Onda d’Urto ha intervistato la sua portavoce, Eliana Como
Un’analisi sul tema anche del giornalista, saggista e antimilitarista Antonio Mazzeo
Intanto questa mattina a Torino un gruppo di antimilitaristi ha dato vita a un presidio spontaneo contro l’avvio dei lavori di demolizione e scavo preliminari alla costruzione del nuovo polo bellico.
Battitura con fumogeni, cartelli, scritte e interventi diretti ad automobilisti e passanti in corso Marche, alla ex palazzina 37 della Alenia Aermacchi, un luogo abbandonato da anni e che ora dovrebbe essere riconvertito come “Città dell’aerospazio” vista la collaborazione di Leonardo e del Politecnico.
La corrispondenza con Maria Matteo, dell’Assemblea Antimilitarista.
MEDIO ORIENTE - Da un fronte di guerra all’altro, andando in primis in Siria.
Sale a quasi 1500 vittime dio cui 1000 civili il bilancio dei massacri compiuti contro la popolazione alawita dalle forze jihadiste al potere a Damasco, in Siria. Rastrellamenti e scontri si sono verificati lungo tutta la costa mediterranea, tra villaggi e cittadine dove vive la parte più significativa di diverse minoranze.
Il ministero della Difesa siriano ha annunciato in mattinata la conclusione di quella che ha chiamato “operazione militare” nell’ovest del paese. L’ong siriana basata a Londra Ondus denuncia le violenze compiute dalle forze di sicurezza e dagli alleati di Al Jolani. Intanto sul fronte del nord-est della Siria la Turchia prosegue nell’utilizzo di droni e aerei da guerra per bombardare la diga di Tishreen, le campagne di Manbij e il sud di Kobane.
Quale è in questo contesto il punto di vista dell’Amministrazione autonoma della Rojava? Sentiamo ancora Jacopo Bindi.
Dal massacro di civili siriani al genocidio a Gaza. Il ministro israeliano delle finanze Smotrich, esponente dell’estrema destra coloniale al governo, annuncia l’imminente ripresa del genocidio nella Striscia. Nel corso di un’intervista Smotrich ha detto che Tel Aviv riprenderà presto i combattimenti e che il nuovo capo di stato maggiore ha un piano più rapido e più intenso di prima. L’obiettivo, ha dichiarato senza remore, è l’occupazione della Striscia di Gaza. Per questo il ministro israeliano ha criticato i negoziati diretti tra Stati Uniti e Hamas.
Nel frattempo il ministro dell’energia Cohen ha ordinato l’interruzione della fornitura elettrica alla Striscia di Gaza, mentre l’agenzia di stampa Wafa riferisce che nelle prime ore di oggi le forze israeliane hanno fatto irruzione in diversi quartieri di Nablus, nella Cisgiordania occupata. Perquisite numerose abitazioni, veicoli militari entrati nelle zone orientali e centrali della città, ma non si segnalano feriti o arresti.
L’intervista a Eliana Riva, caporedattrice di Pagine esteri.
L’OTTO MARZO - Migliaia e migliaia di persone hanno attraversato le oltre 60 piazze chiamate da Non Una di Meno in occasione dell’8 marzo.
Per il nono anno consecutivo, la rete transfemminista ha trasformato la ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna in una giornata di lotta, rivendicazione e di sciopero dal lavoro produttivo, riproduttivo, di cura e dai consumi.
Il bilancio della giornata di mobilitazione con le voci dai diversi territori che hanno portato avanti iniziative di protesta e manifestazioni
Le corrispondenze che Radio Onda d’Urto ha realizzato sabato 8 marzo dai diversi cortei in tutta Italia
Secondo appuntamento con le gite sociali organizzate da Radio Onda d’Urto in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Per informazioni e per prenotare un posto in pullman clicca qui!
Oggi, sulle nostre frequenze, trovi anche:
Interrogazione parlamentare del deputato di AVS Marco Grimaldi sul caso del giovane attivista bresciano fermato, perquisito e pedinato al Futura Expo di Brescia;
Domenica pomeriggio alcuni attivisti di Extinction Rebellion si sono incatenati davanti al Palazzo della Ragione a Padova, mentre due di loro sono saliti sul balcone dell’edificio per calare uno striscione sul quale si legge “S.O.S alla nazione, allarme repressione”.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
10 marzo 1923 - Il Consiglio dei Ministri Fascista riduce la giornata lavorativa a 8 ore:
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