Sciopero generale contro la finanziaria di guerra: le corrispondenze ai nostri microfoni
Domani le manifestazioni nazionali di Roma e Milano | NoPonte di nuovo a Messina | A Schio cariche contro gli-le antifascisti-e
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LAVORO - Oggi è stata la giornata dello sciopero generale del sindacalismo di base per tutte le categorie. Manifestazioni in tutte le città che saranno seguite sabato dalla duplice manifestazione nazionale a Roma e a Milano, “contro la finanziaria di guerra e il governo Meloni” con le sue complicità con il genocidio per mano israeliana in Palestina. Radio Onda d’urto ha seguito lo sciopero con collegamenti da tutta Italia e ha dedicato una pagina del sito ad interviste e interventi di oggi.
A Brescia, città da cui trasmettiamo, poco meno di un migliaio di persone hanno dato vita a un corteo partito da San Faustino e terminato davanti alla Prefettura. La manifestazione è stata organizzata da sindacati di base – Usb, Cobas e Cub – oltre a Magazzino 47, Diritti per Tutti, Collettivo Onda Studentesca e al Coordinamento Palestina. Nel Bresciano la giornata di lotta è continuata in provincia con un presidio a Breno, in Valle Camonica.
In Lombardia Giovani Palestinesi d’Italia in azione a Pioltello, dov’è stato fermato l’hub logistico “di riferimento dell’economia italiana di guerra complice con Israele”, dichiarano gli attivisti. Azione analoga contro Eni di diversi centri sociali milanesi: bloccato il centro direzionale del colosso fossile italiano a San Donato Milanese. Blocchi anche a Tortona e Alessandria, dove sorge il polo logistico che serve Piemonte e Liguria. Infine Venezia con i blocchi prima all’aeroporto Marco Polo, poi alla sede Leonardo di Tessera, dove la polizia ha caricato compagne e compagni con un massiccio utilizzo degli idranti.
Iniziativa contro la logistica di guerra, complice tra l’altro del genocidio per mano israeliana in Palestina, anche al porto di Ravenna.
Numerosi poi i cortei, in una trentina di città: migliaia di persone nelle strade a Milano, Bologna, Roma, Palermo e Torino, dove al centro delle rivendicazioni c’è anche la campagna per la liberazione immediata per Mohamed Shahini, da giorni recluso nel Cpr di Caltanissetta e che rischia la deportazione in Egitto. Per questo il corteo torinese ha fatto irruzione e versato un mucchio di letame nel cortile del quotidiano La Stampa, per denunciare la campagna di demonizzazione mediatica nei confronti di Mohamed. Sempre contro la deportazione di Mohamed, secondo appuntamento della giornata nel tardo pomeriggio davanti alla Prefettura del capoluogo piemontese. Nel frattempo il Tribunale ha confermato l’arresto. Il bilancio della giornata torinese con Martina del centro sociale Askatasuna.
A Genova, la piazza più simbolica e significativa per la presenza dei portuali, i primi a lanciare, un paio di mesi fa, la parola d’ordine del “Blocchiamo tutto”. Al corteo del capoluogo ligure hanno partecipato anche la relatrice speciale Onu per i Territori palestinesi occupati Francesca Albanese, Greta Thunberg e Thiago Avila, entrambi già sulla Global Sumud Flotilla.
A L’Aquila oggi nuova udienza al Tribunale nei confronti dei tre compagni palestinesi Anan, Ali e Mansour, alla sbarra perché accusati di sostenere la Resistenza palestinese in Cisgiordania, ritenuta invece legittima dal diritto internazionale in quanto risposta all’occupazione illegale israeliana. Una settimana fa, durante la scorsa udienza, era stato ascoltato da remoto un esponente dello stato israeliano, oggi invece ha parlato un teste indicato dalla difesa che ha descritto la struttura degli insediamenti coloniali israeliani. L’accusa ha chiesto 7 anni per Mansour, 9 anni per Ali e 12 anni per Anan. Sentiamo il loro avvocato Flavio Rossi Albertini.
La lunga diretta della giornata con collegamenti da diverse città d’Italia è disponibile sulla pagina dedicata sul sito di Radio Onda d’Urto.
SCHIO (VICENZA) - Ieri sera numerose realtà del territorio sono scese in piazza a Schio, Comune dell’alto vicentino, in risposta alla “passeggiata per la sicurezza” organizzata da Forza Nuova nelle vie del centro. Le realtà scledensi hanno denunciato come la retorica della sicurezza alimentata da Forza Nuova distorca completamente la realtà territoriale: i dati sui reati a Schio non mostrano aumenti significativi, mentre la percezione di insicurezza cresce attraverso narrazioni politiche e mediatiche che collegano migrazione e degrado.
La polizia ha risposto caricando violentemente il corteo, prima con l’uso dell’idrante e successivamente manganellando i manifestanti. Dopo la prima carica, i manifestanti che indietreggiavano sono stati nuovamente caricati da più lati, schiacciando il corteo al margine della piazza e portando l’idrante in mezzo alla folla che indietreggiava.
Le forze dell’ordine hanno protetto la sfilata neofascista di Forza Nuova e represso violentemente la Schio antifascista, causando diversi feriti tra i manifestanti come ci racconta Stefano del CS Arcadia di Schio Ascolta o scarica
… e ancora ai microfoni di Radio Onda d’Urto…
Sabato la manifestazione contro il Ponte sullo Stretto di Messina, a Messina. La corrispondenza con Federico Alagna, Assemblea No Ponte.
Nasce il comitato nazionale per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Leggi l’articolo e ascolta l’intervista a Simonetta Rossi
In Francia approvata in prima lettura la legge per nazionalizzare Arcelor Mittal, proposta da La France Insoumise. Ne parliamo con Vladimir Nieddu, compagno di LFI.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
28 Novembre 1977 Benedetto Petrone Ucciso Da Missini A Bari







