Sea Watch salva i 32 naufraghi lasciati per giorni su una piattaforma petrolifera
Crollano i mercati finanziari europei, non i titoli del comparto bellico | Prosciolti gli attivisti di Ultima Generazione; assoluzione piena per Fabio Cochis | Lo sciopero dei lavoratori Feltrinelli
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MIGRANTI - Sono stati soccorsi da Aurora – l’assetto veloce della ong Sea Watch – i 32 migranti bloccati da quasi 5 giorni sulla piattaforma petrolifera Miskar, di proprietà della multinazionale inglese British Gas, sita in in acque internazionali, non lontano dalla zona SAR di Malta e dall’isola di Lampedusa
Abbandonati per giorni, senza cibo né riparo, i migranti erano però riusciti a segnalare tempestivamente il naufragio. Un’allarme rilanciato più volte anche da Sea Watch e Alarm Phone. Quest’ultima – come ha spiegato Mediterranea Saving Human nel comunicato-appello diramato oggi, martedì 4 marzo, per sollecitare una volta in più le Autorità europee a intervenire – ha informato costantemente le Autorità italiane e maltesi della situazione. Tutti sapevano, nessuno si è mosso.
“Nessuna delle autorità contattate si è assunta la responsabilità giuridica e umanitaria di un soccorso obbligatorio. Anche questa volta – ha
tuonato la portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi – ci siamo assunti la responsabilità di colmare un gravissimo vuoto istituzionale dettato da politiche disumane e profondamente razziste. Il nostro ruolo come società civile è esserci laddove le istituzioni preferiscono girarsi dall’altra parte, in un Mediterraneo dove l’omissione di soccorso è ormai prassi impunita mentre l’obbligo di soccorrere chiunque si trovi in pericolo è regolarmente criminalizzato”.
La Sea Watch aspetta ora l’assegnazione di un porto sicuro per lo sbarco, cosa tutt’altro che scontata e che si aggiungerà alle responsabilità che Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Human sottolinea in questo passaggio dell’intervista che ha rilasciato ai nostri microfoni poche ore prima del salvataggio operato dalla Sea Watch.
ECONOMIA DI GUERRA - Le minacce di Trump diventano reali, per quanto riguarda la tempesta di dazi che si è abbattuta sui mercati europei e su Wall Street.
Tremano i titoli più esposti all'export verso gli Usa, a partire dalle auto, gli energetici e le banche, i cui forti cali pesano su Piazza Affari, che peggiora ancora nel pomeriggio e cede il 3,5%. Crollo per Iveco, Stm, Unicredit e Stellantis, sul fronte italiano. La giornata è nera anche per le altre borse europee: Parigi (-1,9%), Francoforte (-2,8%), Madrid (-2,3%) e Londra (-0,9%)La Fed vede rischi per l'economia e si prepara a tre tagli dei tassi da un quarto di punto quest'anno. Rappresaglia della Cina che sospende l'import di legname americano: 'Tronchi pieni di parassiti'.
Qui il commento sul crollo dei mercati finanziari europei di Andrea Fumagalli, economista e nostro collaboratore. Di seguito un’estratto della sua analisi
In questo scenario di instabilità economica, a volare alto è il comparto armiero.
Per l’Italia, l’azienda Leonardo è volata in borsa appena dopo lo scontro tra Trump e Zelensky in mondovisione. Proprio Leonardo ha recentemente stipulato un patto per la realizzazione di droni militari con il colosso turco Baykar, rafforzando i rapporti bilaterali, anche politici, nel contesto del riarmo internazionale e il potenziamento degli eserciti in Europa.
In questo contesto, l'Unione Europea foraggerà ancora l'Ucraina di aiuti militari ed economici: nel 2025 'fornirà 30,6 miliardi di euro, con esborsi dallo strumento per l'Ucraina che dovrebbero raggiungere i 12,5 miliardi di euro e con esborsi di 18,1 miliardi di euro nell'ambito dell'iniziativa del G7'. Lo si legge nelle nuove bozze di conclusione del vertice Ue, in un passaggio assente nell'ultima versione. "Viviamo tempi pericolosi, la sicurezza dell'Europa è minacciata in modo serio, la questione ora è se saremo in grado di reagire con la rapidità necessaria". Così oggi la Von der Leyen, che aggiunge: "Se gli stati aumentassero la spesa per la difesa dell'1,5% del PIL, avremmo 650 miliardi di euro in 4 anni". E poi l'Ue "fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli stati membri per investimenti nella difesa" per un totale di 800 miliardi... di armi.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, il punto sui guadagni record delle aziende belliche di Francesco Vignarga della Rete Italiana Pace e Disarmo. Di seguito un estratto della sua analisi
Sulla situazione in Ucraina, vi segnaliamo anche:
L’aggiornamento di Achille Lodovisi, esperto di geopolitica e armamenti, ex ricercatore l’Ires Toscana e collaboratore dell’Osservatorio regionale sull’industria militare.
L’analisi di Maurizio Vezzosi, giornalista e analista freelance, sulle conseguenze del vertice di Londra
REPRESSIONE - Sono stati prosciolti i tre attivisti di Ultima Generazione finiti a processo per aver lanciato nel gennaio 2023 vernice lavabile gialla contro ‘L.o.v.e.’, l’opera di Maurizio Cattelan meglio conosciuta come ‘il Dito’ installata in piazza Affari a Milano.
I tre tre attivisti sono finiti a processo con l’accusa di imbrattamento di beni culturali o paesaggistici. Il Comune di Milano, non aveva mai presentato denuncia, ma si era costituito parte civile chiedendo il risarcimento delle spese di pulizia di 447 euro.
Al termine delle indagini, è stata la stessa chiesta l’assoluzione per i tre attivisti considerata la particolare tenuità del fatto, come spiega Sandro di Ultima Generazione nell’intervista rilasciata a Radio Onda d’Urto.
Assoluzione piena in appello per il sindacalista dell’Unione Inquilini e militante di Rifondazione Comunista di Bergamo Fabio Cochis, vittima di una montatura giudiziaria che lo aveva visto protagonista di una infamante e infondata accusa di spaccio.
Qui l’intervista che Radio Onda d’Urto gli ha fatto subito dopo l’assoluzione. Di seguito un estratto del suo intervento.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
Lo sciopero indetto da lavoratori e lavoratrici Feltrinelli e Finlibri dopo lo stallo nella trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.
Le attuali condizioni del Cpr di via Corelli a Milano. L’intervista a Luca Paladini, consigliere regionale lombardo per la lista “Patto Civico”.
Il resoconto sulla delegazione dell’Unione Donne Italiane e Kurde che oggi è stata al Parlamento Europeo per sostenere la causa delle due donne kurde Pakhshan Azizi e Warisha Moradi e l’iraniana Sharifa Mohamadi, condannate a morte dal regime iraniano.
La presentazione del libro “Vuoti di memoria. Brescia 28 maggio 1974. Strage di Piazza della Loggia”, prevista venerdì 7 marzo 2025 presso l’Auditorium di Via Metastasio 26 a Brescia, alle ore 17.30.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
4 Marzo 1973 - Bologna, primo Convegno Nazionale Organismi Autonomi di Fabbrica e Quartiere
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