Sei militari a processo per la strage di Cutro. Morirono 94 migranti
Le parole dei governi non fermano il genocidio per mano israeliana in Palestina | Milano e la gestione predatoria dell'urbanistica | In Ecuador VIII Congresso Conaie
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MIGRANTI - Sono stati rinviati a giudizio i sei militari, quattro della Guardia di finanza e due della Guardia costiera, indagati per la strage di Steccato di Cutro, in Calabria. La notte del 26 febbraio 2023, 94 persone migranti persero la vita in seguito al naufragio del caicco a bordo del quale tentavano di raggiungere le coste italiane e la Fortezza Europa.
Il 14 gennaio 2026 inizierà il processo di primo grado, che dovrà accertare le eventuali responsabilità dei sei militari italiani nel naufragio. Agli imputati sono contestati i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo per la mancata attivazione del Sar, il Piano per la ricerca e il salvataggio in mare. Noi abbiamo chiesto un commento della notizia a Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans. Di seguito un estratto del suo intervento:
PALESTINA - Mentre si moltiplicano gli appelli al cessate il fuoco dei governi europei e non solo, Israele non solo continua... ma intensifica il genocidio in Palestina. Tra le decine di vittime uccise oggi dai raid sulla Striscia di Gaza ci sono ancora una volta persone uccise mentre attendevano cibo e aiuti umanitari presso il corridoio Netzarim. Negli ultimi due mesi, sono un migliaio le persone che sono state massacrate in questo modo, in particolare nelle trappole mortali organizzate dalla finta ong israelo-statunitense Ghf.
A Gaza city, nella notte, gli attacchi israeliani hanno provocato un’altra strage: i carri armati dell’Idf hanno aperto il fuoco sulle tende che ospitavano gli sfollati nel campo di al-Shati. Almeno 16 le vittime. E mentre le forze di occupazione israeliane sparano sulle persone in fila per una manciata di farina, da domenica sono 25 i palestinesi morti di fame a Gaza.
Le truppe israeliane intanto avanzano via terra, per il secondo giorno consecutivo, a Deir al-Balah, dove i tank sparano su case e moschee. Ieri era stata colpita per tre volte anche una residenza del personale dell’Oms. Nella zona, dove vivono nelle tende migliaia di sfollati, sono presenti anche Medici Senza Frontiere ed Emergency. Su questo oggi abbiamo intervistato Alessandro Manno, responsabile per i Territori Palestinesi Occupati di Emergency. Di seguito un passaggio dell’intervista:
Sul piano della solidarietà internazionale, sull’isola di Syros, in Grecia, centinaia di manifestanti pro-Palestina hanno bloccato lo sbarco di una nave da crociera israeliana con a bordo 1600 passeggeri. Attiviste e attivisti hanno intonato lo slogan “Palestina libera dal fiume fino al mare” esponendo bandiere palestinesi e striscioni contro l’occupazione. La nave è stata costretta a lasciare l’isola ellenica e a dirigersi verso Cipro.
Per quanto riguarda l’Italia: a Roma oggi pomeriggio Sanitari per Gaza in presidio a piazza Montecitorio, davanti alla Camera, in solidarietà alla Palestina e alla relatrice speciale dell’Onu Francesca Albanese. Era presente il nostro collaboratore Stefano Bertoldi, che ha intervistato Paola Prestigiacomo, dei Sanitari per Gaza.
MILANO - Ieri sera la polizia ha bloccato il tentativo di irrompere nel Consiglio comunale di Milano da parte della manifestazione “contro la speculazione edilizia” organizzata da Cambiare Rotta, Potere al Popolo, Cub, Rifondazione comunista.
All’interno di Palazzo Marino parlava il sindaco, Giuseppe Sala, che nel suo intervento ha - come atteso - confermato di non avere alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni. Al contrario, Sala ha spiegato di voler rimanere in sella fino a fine mandato, nel 2027, nonostante risulti tra gli indagati dell’inchiesta giudiziaria che in questi giorni ha rivelato la gestione predatoria dell’urbanistica nel capoluogo lombardo.
Chi ha rassegnato le proprie dimissioni, invece, è l’ormai ex-assessore all’Urbanistica e alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. Al suo posto, almeno per il momento, la vice-sindaca Anna Scavuzzo. Noi oggi abbiamo commentato l’intera vicenda con un compagno del Collettivo Off Topic e con Ezio Locatelli, della direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.
ECUADOR - Dal 17 al 20 luglio si è svolto l’VIII Congresso della Conaie, la Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador. Un evento politico molto importante per il Paese. Circa 1.500 i delegati dei popoli e delle nazionalità della Costa, della Sierra e dell’Amazzonia hanno eletto il nuovo Consiglio di Governo. Lo scrutinio ha sancito la vittoria di Marlon Vargas con 691 voti contro i 540 di Leonidas Iza. Su Radio Onda d’Urto ne abbiamo parlato con Davide Matrone, ricercatore e docente di Analisi politica all’Università Politecnica Salesiana di Quito.
Oggi sulle frequenze di Radio Onda d’Urto anche:
Lavoro: dopo 17 giorni di sciopero e picchetto, vittoria dei lavoratori Gruppo 8 di Forlì
Milano: presidio, ieri, al consolato tedesco per la liberazione di Maja T.
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia). Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere la storia dei movimenti operai, di classe e rivoluzionari.
22 luglio 2011 - Attentati terroristici in Norvegia
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