"Sinwar ucciso a Rafah"
Il leader di Hamas sarebbe morto in uno scontro con soldati israeliani | Montichiari (BS): parla con Radio Onda d'Urto e riceve una contestazione disciplinare | Domani doppio sciopero
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MEDIO ORIENTE - Il numero uno di Hamas Yahya Sinwar sarebbe rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con l’esercito israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. A dare la notizia media ed esercito israeliani, che parlano di test del DNA in corso per confermare l’identità del cadavere. Sul web sono però circolate fotografie che mostrano il corpo senza vita di Sinwar, in abiti militari, circondato dai soldati israeliani.
Secondo le ricostruzioni dei media, Sinwar si trovava in un edificio di Rafah insieme ad altri militanti del movimento di resistenza islamica palestinese quando sono stati individuati dai militari israeliani. Ne sarebbe nato uno scontro a fuoco nel quale Sinwar e altri due combattenti palestinesi sarebbero rimasti uccisi. Secondo l’Idf, le truppe israeliane coinvolte nell’assalto non stavano cercando Sinwar né erano al corrente della sua presenza all’interno dello stabile.
Nessuna conferma dell’uccisione di Sinwar è giunta, al momento, da Hamas.
Noi abbiamo chiesto un commento a caldo della notizia al giornalista palestinese Samir Al Qaryouti. Di seguito la sua riflessione rispetto alle possibili conseguenze di questa uccisione.
L'esercito israeliano, però, continua a fare stragi soprattutto di civili, nella stessa Striscia di Gaza come - anche oggi - con i bombardamenti in Libano (da Beirut a Nabatyeh, fino alla Valle della Bekaa e di nuovo sulle basi Unifil) e in Siria (a Latakia), oppure nella dimenticata Cisgiordania, dove oggi le truppe di occupazione hanno ucciso una donna di 60 anni mentre raccoglieva le olive nella sua proprietà a Faqqua, vicino Jenin. Si chiamava Hanan Abu Salameh ed era la zia di Mariam, dei Giovani Palestinesi d'Italia di Brescia, che è intervenuta ai nostri microfoni.
LAVORO - In Italia la lotta dei lavoratori contro la guerra, intanto, viene repressa non soltanto con l’inasprimento delle pene per i “reati di piazza”, con le manganellate o con le denunce. Ci sono anche le contestazioni disciplinari per chi parla con i media. È successo a un lavoratore dell’aeroporto civile di Montichiari (Brescia): nei giorni scorsi la società GDA Handling ha consegnato a Luigi Borrelli, Rsu e Rls presso lo scalo, una contestazione disciplinare per aver denunciato il carico e scarico di materiale militare presso l’aeroporto civile bresciano. Per denunciare l’accaduto l’Unione Sindacale di Base, il suo sindacato, ha organizzato una conferenza stampa, che abbiamo registrato.
Domani sciopero generale degli operai metalmeccanici del settore automotive indetto da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil (ci sono anche, con una piattaforma separata, i lavoratori Flm Uniti Cub). Una giornata di sciopero indetta alla luce della profonda crisi di Stellantis in Italia e, più in generale, del comparto automotive in Europa, con manifestazione nazionale a Roma (concentramento a piazza Barberini e corteo fino a piazza del Popolo). Lo slogan della giornata sarà "Cambiamo Marcia. Acceleriamo verso un futuro più giusto", e per la prima volta vedrà riuniti lavoratori e lavoratrici di un'intera filiera rappresentati da diversi contratti e diverse categorie. Per presentare la mobilitazione abbiamo intervistato Antonio Ghirardi, segretario Fiom-Cgil di Brescia, e Mario Garagnani, della Fiom bolognese.
Non si tratta, però, dell’unico sciopero nazionale e generale previsto per la giornata di domani. Ci sarà anche lo sciopero dei lavoratori Si Cobas per dire “no” all’economia di guerra e contro il ddl sulla sicurezza voluto dal governo Meloni e ora in discussione al Senato dopo l’approvazione in prima lettura da parte della Camera. Lo sciopero di domani aprirà una due giorni di mobilitazione contro il “pacchetto repressione” del governo. Sabato previste iniziative in molte città, con cortei nazionali a Roma e Milano. Ve ne avevamo parlato qui.
Oggi su Radio Onda d’Urto anche:
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A chiudere la newsletter, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
17 ottobre 1977 - Militanti della RAF (Rote Armee Fraktion) vengono trovati “suicidati” nella propria cella del carcere di Stennmhein, Stoccarda:
Se hai letto fin qua…
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