Tiziano è libero! Pena sospesa per il compagno arrestato a Roma il 5 ottobre
Israele e Turchia protagonisti nel nuovo scenario di crisi siriano | A Brescia fiaccolata solidale per la Palestina | Sale il bilancio della strage di Calenzano | Chi è Luigi Nicholas Mangione?
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Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: il martedì sera si inizia alle 20 con Il disagio nella civiltà; alle 21 Blues metal jacket, blues e dintorni con Andrea Fusari; alle 22 Arrapaho; alle 23 Settantasette, storia e altro sulla popular music.
Qui trovate tutti i modi in cui potete ascoltare in diretta Radio Onda d’Urto!
REPRESSIONE - Tiziano è tornato in libertà. Il Tribunale di Roma ha infatti deciso oggi di condannare a due anni, con pena sospesa, il compagno marchigiano arrestato a Roma lo scorso 5 ottobre – durante la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano – con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo ben due rinvii, il processo – che si è svolto con rito abbreviato – si è quindi chiuso con una sentenza che vede riconosciute a Tiziano le attenuanti generiche, cosa che ha permesso la revoca dei domiciliari e una notevole riduzione di pena rispetto a quella chiesta dal PM, ovvero di 3 anni e 4 mesi. Resta il foglio di via di un anno.
Abbiamo raccolto i commenti a caldo di Tiziano e di Yasmine, sua compagna. Potete ascoltare qui le loro voci e, di seguito, un estratto in cui Tiziano ringrazia per la grande solidarietà dimostratagli.
Sempre in tema repressione, oggi sulle nostre frequenze anche:
Il Presidio antisfratto davanti lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo. La corrispondenza di Daniele Farina, compagno storico del Leoncavallo, spazio al centro della vita politica, sociale, culturale di Milano dal 1975 e nuovamente in pericolo.
Pioggia di denunce sul Comitato Besta di Bologna. Il 3 aprile scorso attivisti e attiviste si opposero con i loro corpi all’abbattimento degli alberi al parco Don Bosco di Bologna. La presentazione del crowdfunding per le spese legali di Martino del Comitato Besta di Bologna.
Caso Ramy Elgaml. Almeno due carabinieri indagati per falso, frode processuale e depistaggio. Il commento di Marco Romagnoli, uno dei legali di Fares Bouzidi
MEDIO ORIENTE - Non solo in Libano e in Palestina, ora l’assedio israeliano è anche in Siria.
Dopo aver occupato illegalmente a sud-ovest tutto il Golan, tornando ai confini del 1974 a non più di 40 km da Damasco, Tel Aviv ha colpito i “principali siti militari in Siria" lanciando 320 attacchi in 48 ore con 350 ben caccia dell’Idf. Sul ruolo di Israele, abbiamo sentito la professoressa Rosita Di Pieri, docente di storia del Medio Oriente all’Università di Torino. Potete ascoltare qui l’intervista che abbiamo realizzato e, di seguito, un estratto della sua analisi.
Tutto questo mentre Muhammad al Bashir ha annunciato di esser stato formalmente incaricato dalla Direzione delle operazioni militari, organo del gruppo jihadista Hts, di formare il governo di transizione in Siria con un mandato 'per sbrigare gli affari correnti' che durerà fino al primo marzo.
Nel frattempo la caduta del governo decennale degli Assad, avvenuta domenica, ha spinto diversi paesi europei, tra cui l’Italia, a congelare le richieste di asilo o addirittura a chiedere il rimpatrio dei rifugiati siriani di 13 anni di guerra civile, con le organizzazioni umanitarie che avvertono sulla scelta troppo repentina: “revocare immediatamente revocare le decisioni di sospensione delle domande di asilo”, fa sapere la direttrice dell'ufficio di Amnesty International. Qui punto della situazione con il giornalista turco e nostro collaboratore Murat Cinar.
Dalla Siria alla Palestina, dove si continua a morire per mano di Israele.
Almeno sette persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano su una casa nel campo di Nuseirat di Gaza stamani. Nuovo massacro anche a nord, a Beit Hanoun, con l’uccisione di almeno 25 persone. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023 è salito ora a 44.786, con ulteriori 106.188 persone ferite.
“Per non dimenticare nessuna vittima o martire del genocidio ancora in corso”, il Coordinamento Palestina di Brescia – che si mobilita da 14 mesi, ovvero da quando è iniziato il genocidio israeliano contro il popolo palestinese a Gaza – chiama a una fiaccolata solidale domenica 15 dicembre (ore 17, da piazza Rovetta), ribadendo le proprie parole d’ordine: “Stop genocidio, stop occupazione, stop sionismo”. Qui lo spot di presentazione dell’iniziativa.
LAVORO - È stato trovato anche il corpo dell'ultimo operaio disperso nell'esplosione del deposito Eni a Calenzano. Le vittime salgono così a 5.
Dei 26 feriti, due sono in condizioni molto gravi a causa delle ustioni. Nuovi particolari sulla dinamica della tragedia: un operatore ha dato l'allarme pochi secondi prima dello scoppio, a cui è seguita una catena di esplosioni che ha coinvolto almeno cinque autocisterne. Omicidio colposo plurimo sarebbe quindi una delle ipotesi di reato per le quali la procura di Prato ha aperto un'inchiesta, proprio “per appurare eventuali responsabilità”. L’impianto è in mezzo a una zona abitata: già nel 2020 un report di Medicina Democratica denunciava rischi e criticità per l’ambiente e per la stessa sicurezza di migliaia di residenti. A firmare l’inchiesta è il dottor Maurizio Marchi, di Medicina Democratica Livorno, che potete ascoltare qui.
Un presidio davanti alla sede Inail di Firenze, in via delle Porte Nuove, è stato indetto per domani alle 10 dai sindacati Usb, Cobas e Cub Firenze.
Vittoria, invece, per i lavoratori e lavoratrici di Trasnova in lotta.
Gli operai dell’azienda dell'indotto Stellantis, provenienti dagli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Pomigliano d'Arco e Melfi, erano giunti oggi davanti al ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, dove era stato convocato un tavolo al Mimit dopo i licenziamenti notificati a 400 lavoratori del comparto. Nessun licenziamento, per ora, come ha spiegato ai nostri microfoni Mario di Costanzo, responsabile settore automotive per la Fiom Cgil di Napoli
Infine, sempre in tema lavoro, nuova incursione della Redazione davanti ai cancelli della Stanadyne di Castenedolo, in provincia di Brescia, dove abbiamo raccolto diverse voci. Potete ascoltarle qui.
STATI UNITI - Al sesto giorno di caccia all’uomo, è stato arrestato Luigi Nicholas Mangione – 26enne nato e cresciuto nel Maryland, ex studente della Ivy League – ricercato per l’assassinio a Manhattan dell’amministratore delegato di UnitedHealthcare, colosso statunitense di assicurazioni sanitarie private.
Al momento dell’arresto, Mangione aveva con sé una pistola con silenziatore costruita con una stampante 3D, che parrebbe identica a quella utilizzata per l’omicidio, ma anche un passaporto e alcuni documenti falsi. Il giovane aveva con sé anche un manifesto scritto a mano in cui si criticavano le aziende sanitarie per aver anteposto i profitti alle cure.
Per capire meglio sia chi è Mangione, sia i contorni di questa vicenda, abbiamo raccolto qui il commento Martino Mazzonis, giornalista e americanista. Di seguito un estratto della sua analisi.
Oggi, sulle frequenze di Radio Onda d’Urto abbiamo approfondito anche:
L’attivazione del segnale DAB di Radio Onda d’Urto in Emilia Romagna.
L’intervista ad Andrea, da Bologna, ed Enrico, da Modena, entrambi della nostra redazione emiliano-romagnola.La protesta di inquilini e inquiline delle case popolari di Brescia.
Cinzia, portavoce delle famiglie di Via Carpaccio 27, e Luca dell’Associazione Diritti per tutti presentano l’assemblea dedicata che si svolgerà mercoledì 11 dicembre.Il bilancio di anno di fascioliberismo in Argentina.
Una trasmissione a più voci curata da Andrea Cegna e dedicata al primo anno dell’Argentina formato MileiIl Portogallo cinquant’anni dopo la rivoluzione dei garofani.
La nuova puntata di Eu – Dentro i confini della fortezza Europa
L’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
10 dicembre 1920 - Eccidio Di Canneto Sabino
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