Trump bis, Israele fuori controllo: provocazioni armate tra Libano e Palestina
Lotte operaie: domani 24 ore di stop dei trasporti | Scuola: Christian Raimo, sospensione per un'opinione | Omicido Vassallo: arrestati 2 carabinieri | Eurocrack: voto anticipato in Germania e Irlanda
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MEDIO ORIENTE - L’elezione di Trump scatena le provocazioni della destra israeliana, convinta di avere (ancor più di prima) carta bianca sia in Libano che in Palestina grazie alla copertura militare, economica e diplomatica Usa.
A Sidone, sud del Libano, 4 caschi blu dell'Unifil sono rimasti feriti in un attacco israeliano. Un raid ha preso di mira un'auto, facendo 3 morti (non è chiaro chi siano). A poca distanza passavano soldati libanesi (4 feriti) e i caschi blu dell'Onu, soldati malesi, 4 dei quali sono rimasti feriti. Le immagini mostrano l'autobus con i contrassegni UN (Nazioni Unite) colpito da spari, sul vetro di guida.
Una seconda provocazione armata israeliana è avvenuta in Palestina. Siamo sul Monte degli Ulivi di Gerusalemme, Cisgiordania Occupata: qui la polizia israeliana è entrata in armi nel santuario di Eleona, territorio francese, durante la visita del ministro transalpino degli esteri, Barrot. A dirlo lo stesso ministro: “la polizia israeliana è entrata armata e senza autorizzazione. Una situazione inaccettabile".
Così Barrot, che si è rifiutato di entrare nella chiesa di fronte ai poliziotti israeliani armati, che hanno pure arrestato due gendarmi francesi. Parigi ha convocato l'ambasciatore di Tel Aviv per protestare.
Di queste provocazioni abbiamo parlato con Fabio Alberti, storico presidente e ancora oggi esponente dell'ong Un Ponte Per, attiva in Medio Oriente:
Intanto i massacri proseguono. In Libano gli attacchi israeliani hanno causato 53 morti e 161 feriti nelle ultime 24 ore. Sale così a 3103 morti e quasi 14 mila feriti il bilancio dall’ottobre 2023. 2 morti nel nord di Israele, per un lancio di razzi rivendicato dal movimento sciita Hezbollah, che sul terreno continua a impedire l’avanzata via terra di Tel Aviv. Duri scontri ancora a pochi chilometri dal confine.
A Gaza, invece, 78 i palestinesi uccisi e 214 feriti in 48 ore, mentre dal 7 ottobre 2023 il genocidio per mano israeliana ha fatto 43.469 vittime e 102.561 persone ferite. “I servizi di emergenza - spiega l’agenzia palestinese Wafa - non sono però ancora in grado di raggiungere molte vittime e cadaveri intrappolati sotto le macerie o sparsi sulle strade dell’enclave devastata dalla guerra, poiché le forze di occupazione israeliane continuano a ostacolare il movimento delle ambulanze e della protezione civile. Una vittima, infine, anche nei raid su Tulkarem, in Cisgiordania: si tratta di Harith Muhammad Awfi, 22 anni, colpito alla testa.
Sulla Palestina e in particolare sulla solidarietà internazionale abbiamo parlato di:
OMICIDIO VASSALLO - 4 arresti per l’omicidio di Angelo Vassallo – pescatore, volontario Legambiente e sindaco di Pollica, Salerno, – ucciso il 5 settembre del 2010 in un vero e proprio agguato. Gli arrestati sono Giuseppe Cipriano, Romolo Ridosso, Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi.
Nel caso degli ultimi due, si tratta di un carabiniere e di un ex carabiniere: Fabio Cagnazzo è un colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Lazzaro Cioffi è un ex carabiniere, già condannato per reati in materia di sostanze. Il movente dell’assassinio sarebbe nella scoperta da parte del sindaco di un traffico di sostanze riconducibile alla camorra nel quale sarebbero stati coinvolti anche alcuni carabinieri. Vassallo ne avrebbe parlato all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, prima di poter formalizzare la sua denuncia: cosa mai avvenuta, per l’omicidio.
Qui Michele Buonomo, già presidente di Legambiente Campania, oggi nel direttivo nazionale, oltre che amico personale di Angelo Vassallo. Ascoltalo.
SCIOPERO! - Venerdì 8 novembre sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati confederali dei trasporti di Cgil-Cisl e Uil, che insieme ad altre sigle autonome e di base sono mobilitate per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto a fine 2023.
Come permette la legge sul diritto di sciopero i sindacati seduti al tavolo delle trattative per il contratto nazionale hanno la possibilità, una sola volta, di incrociare le braccia senza garantire il servizio nelle fasce di garanzia. La stessa legge impone però di garantire comunque il 30% delle corse, precettando quindi i lavoratori.
A Brescia i Cobas Trasporti denunciano come il garante sugli scioperi abbia imposto a questa sigla del sindacalismo di base le fasce di garanzia, in quanto non firmataria del contratto nazionale del trasporto pubblico (al contrario delle sigle confederali e alcune autonome).
Ascolta Francesco Billone, dei Cobas Trasporti e autista a Brescia Trasporti.
SCUOLA - Ancora diritti negati a chi lavora. Christian Raimo, insegnante e scrittore, è stato sospeso per tre mesi dall’insegnamento, con una decurtazione del 50% dello stipendio, dopo aver criticato il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara.
Gli studenti e studentesse del liceo Archimede, dove Raimo insegna, hanno deciso di mobilitasi, affiggendo, all’ingresso dell’istituto, uno striscione con la scritta “Tre mesi di sospensione per un’opinione” e convocando un’assemblea per discutere la vicenda.
Il commento di Elisabetta Piccolotti, parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, con cui lo stesso Raimo era candidato alle ultime elezioni europee, nel giugno 2024:
EUROCRACK - In Germania l’opposizione conservatrice ha chiesto al cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz di chiedere la fiducia (che non ha, numeri alla mano) in Parlamento la prossima settimana, dopo la rottura della coalizione “semaforo” al governo, in seguito all’uscita del Partito Liberale.
Il cancelliere socialdemocratico ha licenziato il ministro delle finanze Christian Lindner – leader dei liberali – per “divergenze sulle riforme economiche”. La coalizione tripartita tra socialdemocratici, verdi e liberali “è fallita”, ha dichiarato il presidente della Cdu Friedrich Merz, in rotta con Scholz che vorrebbe andare in Parlamento solo a gennaio, in modo da posticipare il voto a primavera.
Sullo sfondo una crisi del settore automotive senza precedenti e l’avanzata dei neonazisti dell’Afd. Nicola Carella, attivista e nostro collaboratore da Berlino e l’economista Heinz Bierbaum li puoi ascoltare qui.
Scenario non troppo dissimile in Irlanda, dove il voto anticipato si terrà il 29 novembre. Così il premier Harris che punta col suo partito di destra, il Fine Gael, al quarto mandato consecutivo. Il governo di Dublino è retto da una coalizione formata sull'accordo fra Fine Gael e Fianna Fail, anch'esso di destra: le due forze storicamente rivali sono da mesi costrette a convivere, puntellate dalla stampella del Green Party, con l’unico scopo di tenere fuori dalla stanza dei bottoni lo Sinn Fein, partito di sinistra indipendentista, per la prima volta partito di maggioranza relativa.
Le altre notizie di Radio Onda d’Urto:
Strage di Cutro: chiesto il rinvio a giudizio per sei militari
Mozambico: scontri e morti dopo il risultato delle elezioni presidenziali
Da Milano due notizie: l’assemblea sabato per il SSN da un lato e dall’altro la nascita di Puntello.org, agenda condivisa di appuntamenti e iniziative
A chiudere, l’appuntamento con Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
7 novembre 1977: la polizia chiude le sedi dei Comitati Operai a Roma e Milano
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