Usa: Trump presidente, ai Repubblicani Senato e voto popolare
Ancora raid israeliani sul Libano meridionale | Il Coordinamento Palestina di Brescia torna in piazza | A rischio licenziamento 480 operai della Berco | Stallo nella trattativa Ita-Lufthansa
Buonasera,
qui è FuoriOnda, la newsletter quotidiana nei giorni feriali di Radio Onda d’Urto.
A cura della redazione informativa, viene pubblicata non appena chiudiamo la porta della Radio alle 20: come tutte le email, tu la puoi leggere quando vuoi!
Le trasmissioni, comunque, proseguono sulle nostre frequenze: si parte alle ore 20 con Se non li conoscete… ; alle 21 Tracce; alle 23 Rusty Cage; all’1 di notte la replica di Navdanya.
ELEZIONI USA - Donald Trump stravince le elezioni contro la democratica Kamala Harris e torna ad essere il presidente degli Stati Uniti.
Qui From the East Coast to the West Coast, lo speciale sulle elezioni statunitensi che riunisce le voci, le corrispondenze e le analisi, sia dagli States che dall’Italia, che abbiamo raccolto durante la giornata.
LIBANO - Aggressione israeliana senza fine in Medio Oriente.
Tel Aviv ha intensificato i bombardamenti nel sud del Libano, colpendo dall’alba diverse città e villaggi nei distretti di Tiro e nel governatorato di Nabatieh, nel Libano meridionale, dopo aver ucciso decine di persone nella città costiera di Barja. Raid israeliani sono stati segnalati questo pomeriggio anche nel sobborgo Dahiye, nella capitale libanese.
Secondo il Ministero della Salute libanese, i nuovi raid hanno già causato decine di vittime a Beirut. Salirebbero così a oltre 2.600 le persone uccise dal 23 settembre, ovvero da quando Israele ha intensificato i raid aerei, dopo quasi un anno di attacchi al confine. Dall’ottobre dello scorso anno, invece, sarebbero almeno 3.050 le persone uccise dagli attacchi israeliani e 13.658 quelle ferite.
Ci ha aggiornato sulla situazione Mauro Pompili, giornalista freelance in collegamento da Beirut. Potete ascoltarlo qui. Di seguito un estratto della sua corrispondenza
La guerra di Israele prosegue anche in Palestina.
Attacchi sin dall’alba anche nella Striscia di Gaza, in particolare contro la città di Beit Lahiya, nel nord, e contro il campo profughi di Nuseirat, al centro dell'enclave, zona di ripetuti raid dell’esercito israeliano.
Per manifestare ancora una volta la piena solidarietà con la lotta della Palestina e del Libano, contro il genocidio per mano israeliana e l’occupazione sionista, il Coordinamento Palestina di Brescia torna in piazza sabato 9 novembre con In piazza per Gaza! un corteo che partirà, alle 14,30, dalla stazione della metropolitana di San Faustino.
Qui le valutazioni di Alfredo Barcella, dell’Associazione di Amicizia Italia – Palestina, parte del Coordinamento, e di seguito un frammento del suo discorso
LOTTE OPERAIE - Dopo che con una “mossa unilaterale” l’azienda Berco - legata colosso tedesco Thyssenkrupp - ha avviato una procedura di licenziamento e deciso lo stop al contratto integrativo per 480 operai della fabbrica di Copparo, in provincia di Ferrara.
Nello stabilimento lavorano circa mille dipendenti, quindi la procedura di licenziamento interesserebbe quasi la metà degli assunti. “Non abbiamo ancora una soluzione, non c’è il ritiro della procedura, ma abbiamo sette giorni di tempo per verificare se ci sono le condizioni affinché l’azienda ritiri questa procedura. Se invece andrà avanti, vuol dire che ha un suo disegno che prescinde dal territorio, dai lavoratori e dalle lavoratrici, cosa che non accetteremo in nessun modo“, sottolinea ai nostri microfoni Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil.
LAVORO - Stallo anche nella trattativa per l’alleanza Ita-Lufthansa che sembrava all’ultimo atto. Secondo indiscrezioni l’accordo, dopo quasi due anni di trattative che hanno portato persino a un via libera preliminare da parte della Commissione europea, è stato bloccato a causa di alcuni contrasti relativi al prezzo. La compagnia tedesca ha chiesto uno sconto per il prezzo di investimenti fatti dopo l’accordo del 2023 per 100 milioni e il ministero dell’Economia ha detto no... per ora.
Lo sconto richiesto da Lufhansa non riguarda solo il calo di valore, c’è anche la questione delle cause di lavoro vinte dai dipendenti Alitalia, per le quali Lufthansa aveva già previsto una riduzione sul prezzo.
Il tutto in attesa della pronuncia della Corte costituzionale sul decreto interpretativo con cui Giorgetti ha imposto la non continuità fra le due aziende, ribaltando in appello l’esito di molte sentenze di primo grado. Qui il commento di Antonio Amoroso, Cub Trasporti.
Sul tema delle mobilitazioni nel mondo dei trasporti, oggi sulle nostre frequenze anche:
Lo sciopero nazionale di 24 ore indetto, per venerdì 8 novembre, dai sindacati confederali dei trasporti di Cgil-Cisl e Uil che, insieme ad altre sigle autonome e di base, sono mobilitate per il rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotramvieri, scaduto a fine 2023.
A chiudere la newsletter… Storia di Classe:
Pochi minuti, ogni giorno, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari. Un evento storico, una mobilitazione politica, una rivolta, una lotta, tornando indietro nel tempo per conoscere il mondo e poi… trasformarlo.
6 Novembre 1985 - Movimento 19 Aprile irrompe nel Palazzo di Giustizia a Bogotà
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